Bunuel, Luis - L'angelo sterminatore

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Un gruppo di persone della migliore società messicana rimane chiusa in una stanza, bloccate da una forza misteriosa che impedisce loro di uscire. Come impedisce a quelli che sono fuori di entrare.

E' un irriverente ritratto delle meschinità della borghesia, surreale ed irrazionale ma di grande impatto visivo, con una atmosfera claustrofobica, un bianco nero che sottolinea l'assurdità ma anche la tensione del film che tende ad un finale apparentemente liberatorio ma che non perdona.

Un capolavoro.
 

zolla

New member
quoto in pieno un vero capolavoro,ma io sono un accanito fan del mitico luis,decisamente di parte!
 

Lighea

New member
Un gruppo di persone della migliore società messicana rimane chiusa in una stanza, bloccate da una forza misteriosa che impedisce loro di uscire. Come impedisce a quelli che sono fuori di entrare.

E' un irriverente ritratto delle meschinità della borghesia, surreale ed irrazionale ma di grande impatto visivo, con una atmosfera claustrofobica, un bianco nero che sottolinea l'assurdità ma anche la tensione del film che tende ad un finale apparentemente liberatorio ma che non perdona.

Un capolavoro.

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Shoofly

Señora Memebr
E' lo stesso Buñuel ad illustrare la materia del suo El angel exterminador: «fragile impasto di sordidi vizi, colpevoli debolezze, splendide virtù, l'uomo reca in sé la propria condanna e la propria salvezza. La sua stessa anima è la gabbia che lo terrà prigioniero fin quando l’angelo sterminatore verrà a separare l'innocenza dal peccato, l'umiltà dalla superbia, l'odio dall'amore...».
Un film severo, dissacrante, dalle innumerevoli chiavi di lettura orientate a mostrare le miserie del gregge umano, succube del conformismo. Indimenticabile la scena finale con gli scontri di piazza e - a fare da contrappunto - un gregge di pecore che ordinatamente entra in chiesa: "poi l'agnello di Dio salirà all'altare. E' l'ultimo giudizio. La gabbia che imprigiona il peccato si chiuderà per l'ultima volta. E sarà per l'eternità".
 
G

giovaneholden

Guest
Uno dei vertici della straordinaria filmografia di Bunuel,l'impossibilità di questi borghesi a uscire dalla casa come metafora della loro paralisi decisionale,ripresa assai bene anche nell'altro splendido film Il fascino discreto della borghesia.
 
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