Lateralus (Tool) - La spirale di Fibonacci in musica

Sir

New member
Da un post di Dory che accennava a matematica, sequenza di Fibonacci e sezione aurea, mi è venuto in mente di proporre a lei e agli altri questo brano dei Tool. Il genere potrà non piacere a tutti, ma il suo testo e le sue implicazioni matematiche sono a parer mio degne di nota e di un thread apposito.

Qui un video che, mentre la canzone scorre, spiega piuttosto bene i "segreti" della sua struttura e fa un discorso introduttivo sulla sequenza di Fibonacci e sui frattali:



L'autore ha dimenticato un particolare che aggiungo io. La linea vocale inizia esattamente a 1.37 minuti, ovvero 97 secondi, che sono approssimativamente 1.618 volte più grandi di un minuto intero - 1.618 corrisponde per l'appunto alla sezione aurea.
Un'altra cosa che non mi pare ben spiegata è il nucleo del pezzo, il ritornello, partendo dal quale hanno composto tutto il resto. C'è una battuta in 9/8, poi una in 8/8, poi l'ultima in 7/8 - 987 è il sedicesimo numero nella sequenza di Fibonacci.

Ci sarebbe poi qualche altro dettaglio da scoprire, sia sulla struttura che sul contenuto, ma questo lo lasciamo da parte, si renderebbe necessario considerare l'intero album (Lateralus, per l'appunto) che vi consiglio caldamente di ascoltare. :mrgreen:

Ecco qui il testo con traduzione.

Lateralus

Black then white are all I see in my infancy.
red and yellow then came to be, reaching out to me.
lets me see.
As below, so above and beyond, I imagine
drawn beyond the lines of reason.
Push the envelope. Watch it bend.

Over thinking, over analyzing separates the body from the mind.
Withering my intuition, missing opportunities and I must
Feed my will to feel my moment drawing way outside the lines.

Black then white are all I see in my infancy.
red and yellow then came to be, reaching out to me.
lets me see there is so much more
and beckons me to look through to these infinite possibilities.
As below, so above and beyond, I imagine
drawn outside the lines of reason.
Push the envelope. Watch it bend.

Over thinking, over analyzing separates the body from the mind.
Withering my intuition leaving all these opportunities behind.

Feed my will to feel this moment urging me to cross the line.
Reaching out to embrace the random.
Reaching out to embrace whatever may come.

I embrace my desire to
feel the rhythm, to feel connected
enough to step aside and weep like a widow
to feel inspired, to fathom the power,
to witness the beauty, to bathe in the fountain,
to swing on the spiral
of our divinity and still be a human.

With my feet upon the ground I lose myself
between the sounds and open wide to suck it in.
I feel it move across my skin.
I'm reaching up and reaching out.
I'm reaching for the random or what ever will bewilder me.
And following our will and wind we may just go where no one's been.
We'll ride the spiral to the end and may just go where no one's been.

Spiral out. Keep going...



Lateralus

Nero e poi bianco, è tutto quel che vedo nella mia infanzia
Poi vengono rosso e giallo, cercandomi
Donandomi la vista.
Come in terra così in cielo, ed oltre, io immagino
Di tracciare linee al di là della ragione.
Spingi via la copertura, guardala piegarsi.

Sovra-pensare, sovra-analizzare separano il corpo dalla mente
Lasciando appassire il mio istinto, io perdo le opportunità, e devo
Alimentare il mio desiderio di percepire ogni attimo, spingendomi oltre il tracciato.

Nero e poi bianco, è tutto quel che vedo nella mia infanzia
Poi vengono rosso e giallo, cercandomi
Mostrandomi che c’è molto altro,
e sussurrandomi di guardare attraverso tutte quelle infinite possibilità.
Come in terra così in cielo, ed oltre, io immagino
Di tracciare linee al di là della ragione.
Spingi via la copertura, guardala piegarsi.

Sovra-pensare, sovra-analizzare separano il corpo dalla mente
Lasciando appassire il mio istinto, mi lascio indietro ogni opportunità.

Alimentare il desiderio di percepire ogni attimo, con l’urgenza di attraversare la linea
Spingendomi oltre ad abbracciare l’ignoto
Spingendomi oltre ad abbracciare tutto quel che verrà.

Io abbraccio il mio desiderio di
Percepire il ritmo, di sentirmi connesso
Abbastanza da fare quel passo e commuovermi come una vedova
Di sentirmi ispirato, di scoprire a fondo il potere,
Di essere testimone della bellezza, di bagnarmi alla fonte,
Di correre sulla spirale
Del divino, e tuttavia restare ancora uomo.

Con i piedi ben fermi a terra io mi perdo
Attraverso i suoni, e coi sensi spalancati per assorbire tutto
Lo sento muoversi sulla mia pelle
Mi spingo avanti e mi spingo oltre
Mi spingo verso l’ignoto e tutto ciò che possa stimolarmi
E seguendo il vento e il desiderio noi potremo arrivare dove nessuno è mai stato
Cavalcheremo la spirale fino alla fine e potremo arrivare dove nessuno è mai stato
Fuori dalla spirale. Continua a spingerti
Fuori dalla spirale…
 

zolla

New member
grazie sir interessante proposta la valuterò con attenzione!
 

Dory

Reef Member
Grazie Sir... zolla mi ha rubato quello che volevo dire :mrgreen::mrgreen:...

PS. Ho ascoltato la canzone. Esperimento davvero formidabile, cercherò di ascoltare l'intero album, grazie ancora sir per avermelo proposto!! :)
 
Ultima modifica:

Mizar

Alfaheimr
Posso apportare una extensio ermeneutica al thema del thread ? :sbav:

Io vò

Il primo esempio che mi viene alla mente è quello della Gubajdulina e della sua sinfonia fibonaccesca :mrgreen:
Ma il classico dei classici della Sezione Aurea in suoni è il famoso pezzo di Bartok per archi, percussioni e celesta (chi abbia visto Shining con un minimo di partecipazione, ricorderà).


"Lo senti? E' il mare!"


Son "fenomeni" riscontrabili anche in certa musica di Debussy: in particolare nel ben noto (almeno a Dory :mrgreen:) La Mer ed in alcuni brani per piano.
Di poi ci sarebbe Stockhausen




...con il mio Xenakis, poi...






[e come dimenticare il prezzemolino-ogni-minestra ]


...neppure sto quì a specificare :mrgreen:
Di poi mi viene ella mente Krenek con il suo FibonacciMobile.



Ed in ultimo, vi son quelle composizioni inconsapevolmente fibonacciane

Dufay



Bach



Ci sarebbe dell altro ma mi son rotto i marronS
 

Dory

Reef Member
Mizar, sei capace di farmi cadere le braccia (ops, le pinne :mrgreen:) come nessun altro...
Scorrevo ammirata la pagina pensando a quante ne sai, poi arrivo all'ultima frase e booom, sono quasi caduta dalla sedia... sai nei cartoni giapponesi quando ai personaggi scompaiono occhi naso e bocca dalla faccia e al loro posto compare una goccia?

Tipo così... :mrgreen::mrgreen: (non sono riuscita a trovarne una che scompare la faccia)


n833116526395824.jpg
 

Mizar

Alfaheimr
Mizar, sei capace di farmi cadere le braccia (ops, le pinne :mrgreen:) come nessun altro...
Scorrevo ammirata la pagina pensando a quante ne sai, poi arrivo all'ultima frase e booom, sono quasi caduta dalla sedia... sai nei cartoni giapponesi quando ai personaggi scompaiono occhi naso e bocca dalla faccia e al loro posto compare una goccia?

Tipo così... :mrgreen::mrgreen: (non sono riuscita a trovarne una che scompare la faccia)


n833116526395824.jpg
Ecco...vedi...in effetti ho un' amica che mi fa sempre questa roba dicendo: "S. ... GOCCIA !"

---​

'he bello: nel mio post c'è anche un simpatico refuso fibonaccioso.
Un Krenek in luogo del sontuoso Aïs di Xenakis

 

Sir

New member
Posso apportare una extensio ermeneutica al thema del thread ? :sbav:

Io vò

Apprezzatissima. L'idea del topic, da cui il sottotitolo, era proprio quella di una materia espandibile.
Mi ero concentrato sui Lateralus per mostrare a voialtri brontoloni che anche la musica "non colta" può avere un suo perchè.:mrgreen:

Grazie Sir... zolla mi ha rubato quello che volevo dire :mrgreen::mrgreen:...

PS. Ho ascoltato la canzone. Esperimento davvero formidabile, cercherò di ascoltare l'intero album, grazie ancora sir per avermelo proposto!! :)

Prego, mi fa piacere ti abbia interessato. Anche l'album è molto bello e vario, ci sono anche pezzi più "soft", riflessivi, e intermezzi strumentali/elettronici... I testi poi sono da leggersi tutti di fila. :)
 
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