Dayan'el
Σκιᾶς ὄνα
Prenderai di questo sangue dall'altare e insieme un po' d'olio dell'unzione e ne spruzzerai Aronne e le sue vesti, i figli di Aronne e le loro vesti: così sarà consacrato lui con le sue vesti e insieme con lui i suoi figli con le loro vesti. Poi prenderai il grasso dell'ariete: la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni con il grasso che vi è sopra, e la coscia destra, perché è l'ariete dell'investitura. Prenderai anche un pane rotondo, una focaccia all'olio e una schiacciata dal canestro di azzimi deposto davanti al Signore. Metterai il tutto sulle palme di Aronne e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il gesto di presentazione proprio dell'offerta agitata davanti al Signore. Poi riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la brucerai in odore soave sull'altare, sopra l'olocausto, come profumo gradito davanti al Signore: è un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore.
Prenderai il petto dell'ariete dell'investitura di Aronne e compirai il gesto di presentazione dell'offerta, agitandola davanti al Signore: sarà la tua porzione. Consacrerai il petto, presentato con il gesto dell'offerta, e la coscia del contributo, prelevati dall'ariete dell'investitura: queste cose saranno di Aronne e dei suoi figli. Dovranno appartenere ad Aronne e ai suoi figli come porzione loro riservata dagli Israeliti in forza di legge perenne. Perché è un contributo, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un prelevamento dovuto al Signore.
Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per ricevere l'unzione e l'investitura.
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l'aere sanza stelle,
per ch'io al cominciar ne lagrimai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d'ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumulto, il qual s'aggira
sempre in quell' aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.
E io ch'avea d'error la testa cinta,
dissi: «Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent' è che par nel duol sì vinta?».
Ed elli a me: «Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
Voglio tentare stavolta un nuovo esperimento; non rimandi attraverso link o scatole cinesi. Semplicemente avete le tracce e nessun indizio. Potete interpretarle a piacimento, e nessuna soluzione sarà considerata sbagliata. Io ho pensato alla mia. Ora è il momento che il solutore diventi enigmista. Non esistendo soluzioni esatte, cosa inventerete? Starà a voi mettere a frutto la fantasia, e il genio che le sta dietro. Unica richiesta è, infine, ricostruire ognuno il suo enigma sulla base della soluzione trovata.
E magari, rimanendovi tempo, scoprite cosa è balenato nella mente a me.
Oppure, boh, dimenticate tutto e ognuno faccia quello che crede.
L'importante è focalizzare che non esistono regole per lo svolgimento.
Insomma, la struttura del topic parrebbe più un gioco; o è proprio un enigma?:?
Prenderai il petto dell'ariete dell'investitura di Aronne e compirai il gesto di presentazione dell'offerta, agitandola davanti al Signore: sarà la tua porzione. Consacrerai il petto, presentato con il gesto dell'offerta, e la coscia del contributo, prelevati dall'ariete dell'investitura: queste cose saranno di Aronne e dei suoi figli. Dovranno appartenere ad Aronne e ai suoi figli come porzione loro riservata dagli Israeliti in forza di legge perenne. Perché è un contributo, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un prelevamento dovuto al Signore.
Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per ricevere l'unzione e l'investitura.
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l'aere sanza stelle,
per ch'io al cominciar ne lagrimai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d'ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumulto, il qual s'aggira
sempre in quell' aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.
E io ch'avea d'error la testa cinta,
dissi: «Maestro, che è quel ch'i' odo?
e che gent' è che par nel duol sì vinta?».
Ed elli a me: «Questo misero modo
tegnon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
Voglio tentare stavolta un nuovo esperimento; non rimandi attraverso link o scatole cinesi. Semplicemente avete le tracce e nessun indizio. Potete interpretarle a piacimento, e nessuna soluzione sarà considerata sbagliata. Io ho pensato alla mia. Ora è il momento che il solutore diventi enigmista. Non esistendo soluzioni esatte, cosa inventerete? Starà a voi mettere a frutto la fantasia, e il genio che le sta dietro. Unica richiesta è, infine, ricostruire ognuno il suo enigma sulla base della soluzione trovata.
E magari, rimanendovi tempo, scoprite cosa è balenato nella mente a me.
Oppure, boh, dimenticate tutto e ognuno faccia quello che crede.
L'importante è focalizzare che non esistono regole per lo svolgimento.
Insomma, la struttura del topic parrebbe più un gioco; o è proprio un enigma?:?
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