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Fabio

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Membro dello Staff
Anceh secondo me l'avvento dei SN sta portando ad un impoverimento della qualità di contenuti. Mi spiego con un esempio.
Prima dei Social network, un "ragazzotto" se voleva condividere qualcosa con il mondo si apriva il blog e scriveva. I post erano articolati, necessitavano di pensare, di articolare un'argomentazione. Creava contenuto.
Lo stesso ragazzotto partecipava a dei forum di discussione in cui anche li doveva "pensare", creare lui del contenuto.

Adesso vedo molti utenti che avrebbero le capacità per creare contenuto passare il tempo su FB condividendo contenuti creati da altri. E' questo che mi preoccupa, adesso i ragazzotti non creano contenuti, condividono contenuti creati da altri... e dalla democrazia internettiana in cui vi era la libertà d'espressione perfetta si tornerà ad una "oligarchia" delle informazioni. 3 grandi siti creeranno contenuti e "vacuamente" verranno condivisi o meno sui SN
 

sergio Rufo

New member
FaceMotel

Anceh secondo me l'avvento dei SN sta portando ad un impoverimento della qualità di contenuti. Mi spiego con un esempio.
Prima dei Social network, un "ragazzotto" se voleva condividere qualcosa con il mondo si apriva il blog e scriveva. I post erano articolati, necessitavano di pensare, di articolare un'argomentazione. Creava contenuto.
Lo stesso ragazzotto partecipava a dei forum di discussione in cui anche li doveva "pensare", creare lui del contenuto.

Adesso vedo molti utenti che avrebbero le capacità per creare contenuto passare il tempo su FB condividendo contenuti creati da altri. E' questo che mi preoccupa, adesso i ragazzotti non creano contenuti, condividono contenuti creati da altri... e dalla democrazia internettiana in cui vi era la libertà d'espressione perfetta si tornerà ad una "oligarchia" delle informazioni. 3 grandi siti creeranno contenuti e "vacuamente" verranno condivisi o meno sui SN

Fabio la questione dell'impoverimento contenuti e' una questione culturale, generazionale. Io non credo che i social net peggiorino la situazione e che senza di essi , forse, sarebbe meglio.
Tu citi i blog e i forum di una volta: pian piano la trasformazione avvenuta in rete ha trasformato questi fenomeni in ondate successive.
Una volta andavano molto i forum tematici; poi si e' scatenata la moda dei blog; infine i social net.
E' lo specchio di una GIA' conclamata degenerazione contenutistica: intendo dire che i social net sono il naturale approdo di una generazione senza contenuti e come ho scritto in "contro facebook" nascondono dinamiche globali molto piu' gravi.
I social net sono " multinazionali" del controllo; tendono ad isolare l'individuo in uno specchio narcisistico; danno solo la parvenza di comunicazione e aggregazione ma in realta' li rende estremamente aggressivi ed individualisti; ed infine li narcotizza con la promessa del " tutto e subito". Un social net , paradossalmente, infiacchisce la volonta', nella tua pagina persinale tu smetti di volere e ti trasformi in un potenziale "voluto".
Il social net come " grande vetrina d'esposizione". Ed e' lo specchio del mondo dell'immagine in colossale Svendita. E' commercio.
Ad esempio Facebook, 500.000.000 di utenti. Utenti di cosa? questo non si sa, anche perche' non si capisce bene quale sia la moneta corrente comune, il filo rosso, il linguaggio usato. E' un enorme bazar balelico.
Del resto persino sul suo nome si e' fatta confusione: Facebook, in realta', si chiama FaceMotel, ma questo non si dice per pudore.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Fabio la questione dell'impoverimento contenuti e' una questione culturale, generazionale.
Prima dell'avvenimento dei SN, la crescita in ricchezza dei contenuti era, IMHO, esplosiva.

Ora, sempre secondo me, con gli strumenti di condivisione la qualità e quantità sta ancora crescendo ma con un ritmo inferiore. Ricordiamoci che internet significa anche email, siti, server e condivisione. Non è solo myspace, facebook o twitter. Due ricercatori possono al giorno d'oggi condividere esperienza in tempo reale anche se sono lontani 8500km. Internetr significa anche ipertesto e motori di ricerca.

La percezione dell'impoverimento delle informazioni è dovuta ad una visione relativistica. Prima, nel mondo sulla carta, si creava ogni giorno un bel testo su 100 testi esistenti, significava + 1% di Bellezza Globale. Adesso se ne creano 100 al giorno ma su una quantità tremendamente maggiore e globalmente di qualità più bassa. Però in termini assoluti vi è una esplosione positiva di qualità e quantità.

Tutti gli ambiti secondo me stanno vedendo una crescita di qualità tranne che quelli strettamente filosofico letterari.

E' lo specchio di una GIA' conclamata degenerazione contenutistica: intendo dire che i social net sono il naturale approdo di una generazione senza contenuti e come ho scritto in "contro facebook" nascondono dinamiche globali molto piu' gravi.
Non condivido. Gravi? Che significa gravi? E' cambiato il senso della comunicazione: tarzan urlava, noi ci parliamo in faccia, i bambini di oggi si parlano in faccia e via twitter.

I social net sono " multinazionali" del controllo; tendono ad isolare l'individuo in uno specchio narcisistico; danno solo la parvenza di comunicazione e aggregazione ma in realta' li rende estremamente aggressivi ed individualisti; ed infine li narcotizza con la promessa del " tutto e subito". Un social net , paradossalmente, infiacchisce la volonta', nella tua pagina persinale tu smetti di volere e ti trasformi in un potenziale "voluto".
No, il paradigma di cosa significa comunicare è cambiato. Per un "cresciuto digitale" comunicare significa fare quello che fanno. Ma rispetto la tua osservazione e grazie per averla condivisa in modo "informatico".

I social net sono " multinazionali" del controllo;
:paura: Tramite le scie degli aerei, le antenne psicologiche camuffate da ripetitori o con speciali chip sensoriali inseriti nelle Nike Air? Scusa il sarcasmo, ma quando in strumenti stereotipi della democrazia perfetta si affermano queste cose un po' rimango sorpreso. Internet, in tutti i suoi canali, ha creato il "mercato delle informazioni" che rasenta il concetto di "in concorrenza perfetta".

Il social net come " grande vetrina d'esposizione". Ed e' lo specchio del mondo dell'immagine in colossale Svendita. E' commercio.
Ad esempio Facebook, 500.000.000 di utenti. Utenti di cosa? questo non si sa, anche perche' non si capisce bene quale sia la moneta corrente comune, il filo rosso, il linguaggio usato. E' un enorme bazar balelico.
Del resto persino sul suo nome si e' fatta confusione: Facebook, in realta', si chiama FaceMotel, ma questo non si dice per pudore.
01 ottobre 2010...
Siamo già alle porte della rivoluzione "geolocalizzazione + social network", vedremo chi vincerà fra FB Places, GoWalla e Foursquare.
Percepire FB come un marketplace del sesso offusca e limita la ricerca della miriade di piacevolezze digitali che può offrire.

Uno in rete puà fare quello che vuole.
Le generazioni "non cresciute digitalmente" fanno fatica a capirlo. Le vecchie generazioni sentono il bisogno di usare tutto quello che trovano, non sono cresciute in un contesto in cui bisognava scegliere tra una pluralità di offerta. E fanno fatica a capire "i digital grown up", spesso giudicandoli con disprezzo perchè adottano una visione zero-punto-zero per una generazione oramai tre-punto-zero.
 
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sergio Rufo

New member
Prima dell'avvenimento dei SN, la crescita in ricchezza dei contenuti era, IMHO, esplosiva.

Ora, sempre secondo me, con gli strumenti di condivisione la qualità e quantità sta ancora crescendo ma con un ritmo inferiore. Ricordiamoci che internet significa anche email, siti, server e condivisione. Non è solo myspace, facebook o twitter. Due ricercatori possono al giorno d'oggi condividere esperienza in tempo reale anche se sono lontani 8500km. Internetr significa anche ipertesto e motori di ricerca.

La percezione dell'impoverimento delle informazioni è dovuta ad una visione relativistica. Prima, nel mondo sulla carta, si creava ogni giorno un bel testo su 100 testi esistenti, significava + 1% di Bellezza Globale. Adesso se ne creano 100 al giorno ma su una quantità tremendamente maggiore e globalmente di qualità più bassa. Però in termini assoluti vi è una esplosione positiva di qualità e quantità.

Tutti gli ambiti secondo me stanno vedendo una crescita di qualità tranne che quelli strettamente filosofico letterari.

Non condivido.
No, il paradigma di cosa significa comunicare è cambiato. Per un "cresciuto digitale" comunicare significa fare quello che fanno.

sara' una questione di prospettive, ma io non vedo questa crescita, anzi vedo una de-crescita. Totale, radicale, mondiale. Almeno per la mia opinione.
Gli ambiti letterari filosofici: condivido in pieno quello che dici, quelli poi.

Internet, invece, e' sicuramente per alcune funzioni un progresso eccezionale, ( email, server, banca dati, motori di ricerca, ritrovo di studio ecc.ecc.) ma per come e' usato in prevalenza ( utenza comune nel tempo libero) e' un disastro.
Io ho questa fortissima impressione.
Se togli i siti pornografici e togli ai social net la loro funzione principe ( contatto, conoscenza, incontro, perche' e' qui che sotto sotto si va' a parare) di internet da tempo libero rimane ben poco. Niente o quasi niente a meno che si consideri qualcosa pietrificarsi davanti ai giochini elettronici.
Ma non e' questo , per me, il problema: il problema che questa funzione di internet e' gia' il risultato della cultura predominante del tempo libero: nel tuo tempo libero non costruisci nulla ma vuoi tutto e subito.
Se tu pensi che ad una festa in piena estate, in un posto bellissimo, un manipolo di ragazzini invece di correre e giocare in un prato si accomodano tutti in gruppo intorno ad un computer ed incominciano a giocare ai giochini; oppure se pensi a degli adulti nelle situazioni piu' disparate di divertimento che si affrettano a collegarsi a FaceMotel, avrai l'immagine piu' chiara di quello che sta succedendo.
Manca il senso critico del proprio fare; manca lo stimolo creativo; manca la fantasia di creare dal nulla un'aggregazione reale; insomma, manca tutto. Ed in questa totale assenza che i social net o l'internet dello svago hanno proliferato trovando un terreno fertile quanto mai.

Io distingueri tra l'internet professionale o di studio, dall'internet del tempo libero.
La domanda e': che rapporto c'e' tra uno e l'altro? in quanti lo si usa in un modo e in quanti nell'altro?
Ad esempio: se ieri sera a Milano , mettiamo caso fossero in 400.000 collegati alla rete, tu che pensi che stessero facendo. Per me - stima ottimistica - in 20.000 studiavano e in 380.000 erano davanti ai socialmotel piu' svariati.
 

sergio Rufo

New member
solo dopo ho visto che hai approffondito il tuo post, ma io avevo gia' risposto.

Farei un distinguo solo per questo tuo passo:
Tramite le scie degli aerei, le antenne psicologiche camuffate da ripetitori o con speciali chip sensoriali inseriti nelle Nike Air? Scusa il sarcasmo, ma quando in strumenti stereotipi della democrazia perfetta si affermano queste cose un po' rimango sorpreso. Internet, in tutti i suoi canali, ha creato il "mercato delle informazioni" che rasenta il concetto di "in concorrenza perfetta".

Ma cosa intendi per forme di democrazia perfetta ?
 

Ira

Retired member
Quando si passano 14 ore davanti ad un computer dentro una stanza in cui conosci tutte le persone ma sai che potresti condividere idee con tutto il mondo, confrontarti con tutto il mondo e creare relazioni (fittizie, novice, proficue o meno non importa) che cosa fai? Se ti capita un mezzo per creare relazioni in quelle 14 ore lo usi.
a maggior ragione se le ore sono 8 e sei davanti un computer in una stanza da sola

Attenzione che non deve esostituire la creazione di relazioni orali "old style" per capirci, che sono le più importanti.
Assolutamente ma ci sono altre 8 ore (considerando le rimanenti per sonno e privacy)
In quelle ore usi i mezzi che ti permettono di instaurare relazioni con degli sconosciuti aventi i tuoi stessi interesi e passioni... con il grado di approfondimento che desideri:
- blog
- forum
- social network
- chat

Twitter per ora lo trovo "inutile" ma lo erano anche i blog, i forum e facebook. La società e le relazioni e le dinamiche cambiano. Ora semplicmente non siamo sufficientemente illuminati da vedere oltre e alcuni hanno addirittura paura di questi mezzi.

YO:)
Twitter non lo conosco ma i peggiori sono i blog dove rispondi solo al "titolare", non c'è modo di socializzare con gli altri che ti rimandano al loro blog dove vedi solo belle pagine, tutte colorate e lasci un saluto.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Twitter non lo conosco ma i peggiori sono i blog dove rispondi solo al "titolare", non c'è modo di socializzare con gli altri che ti rimandano al loro blog dove vedi solo belle pagine, tutte colorate e lasci un saluto.
Un blog non è un socializzatore come i social netwrok, appunto.
L'autore del blog per scrivere il suo pensiero si è impegnato, ha pensato.
Gli utenti dei social network, condividono o cliccano "mi piace" su contenuti scritti da altri e non si impegnano a pensare.

I social network rubano "menti" alla creazione di "Bellezza".

Se togli i siti pornografici e togli ai social net la loro funzione principe ( contatto, conoscenza, incontro, perche' e' qui che sotto sotto si va' a parare) di internet da tempo libero rimane ben poco.
:paura:Forse abbiamo ed usiamo due internet diversi :D Esempio. Se eri un appassionato di "giardinaggio" o collezionista di vecchi film, o di una qualche altra nucchia, mi dici:
A) come approfondivi e soddifavi questa passione in modo pre-internet, ed i tempi per farlo;
B) come lo puoi fare ora ed i tempi.

Torni da lavoro, ti prendi quell'assaggino della tua passione in 20 millisecodni.
Serve però, e qui sono d'accordo con te, una cultura dell'uso della vastità delel informazioni.
 

sergio Rufo

New member
Un blog non è un socializzatore come i social netwrok, appunto.
L'autore del blog per scrivere il suo pensiero si è impegnato, ha pensato.
Gli utenti dei social network, condividono o cliccano "mi piace" su contenuti scritti da altri e non si impegnano a pensare.

I social network rubano "menti" alla creazione di "Bellezza".

:paura:Forse abbiamo ed usiamo due internet diversi :D Esempio. Se eri un appassionato di "giardinaggio" o collezionista di vecchi film, o di una qualche altra nucchia, mi dici:
A) come approfondivi e soddifavi questa passione in modo pre-internet, ed i tempi per farlo;
B) come lo puoi fare ora ed i tempi.

Torni da lavoro, ti prendi quell'assaggino della tua passione in 20 millisecodni.
Serve però, e qui sono d'accordo con te, una cultura dell'uso della vastità delel informazioni.

Fabio io ho la passione degli scacchi. Gioco anche molto bene,
Una volta tornavo a casa, mangiavo, e per PASSIONE, prendevo la macchina alle 21 , facevo una decina di km, andavo al circolo, e giocavo in carne e ossa con altre persone.
Si tirava fino a mezzanotte, dopo ci si fermava per chiaccherare: come va' la tua vita?, il lavoro?; dio mio, la mia compagna dice..; come sta tuo padre?; e cose cosi'.
Sono passati anni da allora e ancora adesso tra quei giocatori di scacchi conservo amici veri.
Amici che vedo.
Ora vado a casa accendo il mirabolante internet, vado su Frizt, gioco come un pazzo belle e brutte partite, spengo e vado a dormire.
Nemmeno una parola, nemmeno un come va?

Non ti porto questo esempio per inficciare quanto tu sostieni; te lo porto solo per dirti che internet non e' tutto oro che luccica, anzi.

Certo prima mi "sbattevo" ora in un nanosecondo gioco da casa in pigiama.
Mah!
 

Zefiro

da sudovest
(...) io ho la passione degli scacchi. (...)
Ora vado a casa accendo il mirabolante internet, vado su Frizt, gioco come un pazzo belle e brutte partite, spengo e vado a dormire. Nemmeno una parola, nemmeno un come va? Non ti porto questo esempio per inficciare quanto tu sostieni; te lo porto solo per dirti che internet non e' tutto oro che luccica, anzi. Certo prima mi "sbattevo" ora in un nanosecondo gioco da casa in pigiama.
Mah!

1.e4 c6
2.d4 d5
3.Cc3 dxe4
4.Cxe4 Cd7
5.Cg5 Cgf6
6.Ad3 e6
7.C1f3 h6??
8.Cxe6 De7
9.0-0 fxe6
10.Ag6+ Rd8
11.Af4 b5
12.a4 Ab7
13.Te1 Cd5
14.Ag3 Rc8
15.axb5 cxb5
16.Dd3 Ac6
17.Af5 exf5
18.Txe7 Axe7
19.c4 1-0

Il nero abbandona. Ma non si da per vinto. E noi con lui. :wink:

--------------------------------
Non c'è nulla di diabolico nella tecnologia se la si usa a modo, nè c'è da esserne spaventati.
Come tutte le umane cose va maneggiata e gestita con gli opportuni i modi e stabilendo, o ristabilendo le giuste proporzioni.
Come per esempio nel citato post. Si..., bel post sergio. :wink:
 

sergio Rufo

New member
1.e4 c6
2.d4 d5
3.Cc3 dxe4
4.Cxe4 Cd7
5.Cg5 Cgf6
6.Ad3 e6
7.C1f3 h6??
8.Cxe6 De7
9.0-0 fxe6
10.Ag6+ Rd8
11.Af4 b5
12.a4 Ab7
13.Te1 Cd5
14.Ag3 Rc8
15.axb5 cxb5
16.Dd3 Ac6
17.Af5 exf5
18.Txe7 Axe7
19.c4 1-0

Il nero abbandona. Ma non si da per vinto. E noi con lui. :wink:

--------------------------------
Non c'è nulla di diabolico nella tecnologia se la si usa a modo, nè c'è da esserne spaventati.
Come tutte le cose vanno maneggiate e gestite con gli opportuni i modi e stabilendo, o ristabilendo le giuste proporzioni.
Come per esempio nel citato post. Si..., bel post sergio. :wink:

Bellissima Caro Kann, Zefiro.
Il nero abbandona ma non si da' per vinto e noi con lui.
Si', e noi con lui: ho compreso quello che intendi dire.
E' bellissima questa tua " non resa". :wink:
 

sergio Rufo

New member
Francesca e Luisa di circoli in italia se ne trovano a bizzeffe. Sono dovunque, ce ne sono a centinaia per ogni categoria di gioco.
Nei circoli che ho frequentato io non c'erano donne ma nei tornei di livello nazionale ce ne sono tantissime.
A Bratto ( uno dei Tornei piu' importanti in italia), ad esempio, ogni anno alla sua edizione ( presenza di GM nell'open A) si organizza in concomitanza il Campionato Nazionale Femminile Under 20.
Ed e' uno spettacolo nel vedere tutte quelle ragazzine giocare un gioco che solitamente, nella nostra immaginazione, e' tipicamente maschile.
Palle.
Judith Polgar e' una delle piu' grandi giocatrici del mondo a livello di un GM uomo.
E ce ne sono tantissime altre di livello decisamente europeo.

In rete? Frizt e solo Frizt. E' a pagamento. Il programma lo si deve comperare ma e' un sito per un livello gia' superiore.
Ve ne sono altri meno impegnativi dove si puo' imparare: Scacchi Italia, ad esempio, o qualcosa di simile. Ma basta cercare nei motori di ricerca.

Io sono gia' alle prese con il GM Zefiro ( elo 2558 :D ) e avro' le mie gatte da pelare.

ah! Fischer il piu' grande di tutti i tempi disse:
" Per principio non gioco mai contro una donna!"
 

asiul

New member
Francesca e Luisa di circoli in italia se ne trovano a bizzeffe. Sono dovunque, ce ne sono a centinaia per ogni categoria di gioco.
Nei circoli che ho frequentato io non c'erano donne ma nei tornei di livello nazionale ce ne sono tantissime.
A Bratto ( uno dei Tornei piu' importanti in italia), ad esempio, ogni anno alla sua edizione ( presenza di GM nell'open A) si organizza in concomitanza il Campionato Nazionale Femminile Under 20.
Ed e' uno spettacolo nel vedere tutte quelle ragazzine giocare un gioco che solitamente, nella nostra immaginazione, e' tipicamente maschile.
Palle.
Judith Polgar e' una delle piu' grandi giocatrici del mondo a livello di un GM uomo.
E ce ne sono tantissime altre di livello decisamente europeo.

In rete? Frizt e solo Frizt. E' a pagamento. Il programma lo si deve comperare ma e' un sito per un livello gia' superiore.
Ve ne sono altri meno impegnativi dove si puo' imparare: Scacchi Italia, ad esempio, o qualcosa di simile. Ma basta cercare nei motori di ricerca.

Io sono gia' alle prese con il GM Zefiro ( elo 2558 :D ) e avro' le mie gatte da pelare.


Lo so che ci sono dei circoli in tutta Italia.Qui da me ce n'è uno,ma poco frequentato da donne. Anzi per niente.:W
Riguardo ai tornei under20 direi che sono fuori con l'accuso (si capisce?:mrgreen: ), non so franceska. Ma vedremo di farci in qualche modo accettare da un circolo maschile.

Ho già un software molto impegnativo per giocare a scacchi.

Non avevo intenzione di giocare con te, non sei abbastanza "bravo" per me :)p)...ti farei vincere e non mi piace perdere. Poi tu fai già coppia con Zefiro ed io scelgo da me i miei avversari. :YY

ah! Fischer il piu' grande di tutti i tempi disse:
" Per principio non gioco mai contro una donna!"

Beh! neanch'io :wink:
Perché "io" per principio gioco solo contro gli uomini ...ah! franceska è l'eccezione ,naturalmente.:wink:
 

SaraMichelle

♥ 8 dicembre 2010 ♥
Io vorrei solo dire che su facebook si mettono solitamente i propri amici reali, non persone che non si conoscono :) Quindi le relazioni già esistono... con facebook si riesce semplicemente a sentirsi più spesso.
Personalmente lo uso per condividere annunci per animali e simili.
Quindi per me è utile. L'associazione di cui sono volontaria è riuscita a far adottare molti gatti grazie a questo social network... e ne sono felice.
Poi ognuno ne fa l'uso che desidera. Scelte personali
:wink:
Vero! io uso facebook solo per le persone che già conosco... vecchi compagni di scuola, parenti lontani, amici...
per tutto il resto uso myspace...
Io Twitter lo uso solo per seguire gruppi musicali ecc.. effettivmente ho notato che in Italia non è molto usato. E non conosco nessuno dei miei amici che lo usa... d'altra parte, a essere sinceri, preferisco facebook, è più personale.
 

Fabio

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Io per esempio facebook e twitter li uso anche per azioni di web marketing :mrgreen:
Ho alcuni account nei quali non conosco nessuno dei millemila amici.
 

Fabio

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Fabio io ho la passione degli scacchi. Gioco anche molto bene
Io ho la passione della neve, le montagne più vicine sono a 200 km nessun mio amico è malato di neve. Ma quella sera voglio discutere di quella nuova seggiovia che...
Mi piace discutere di libri, nessun mio amico è un accanito lettore, ma quella sera voglio consigli di libri...

Tutto dipende dalla persona. In ogni caso questa è l'evoluzione.
L'uomo è 99.999999% idea e mente, il restante corpo.
Probabilemnte i nuovi giovani non hanno pregiudizi che dicono loro "se chiaccheri faccia a faccia la conversazione vale 100, se lo fai su skype vale 1". Poichè scambiano cluster di informazioni e di cibo mentale sono ugualmente soddisfatti. Me lo spiego così. Da sottolineare anche che casi estremi di isolamento fisico non ce ne sono molti. :roll:

Che OO trovarsi una intera pagina di OT... devo iniziare a dar più peso a chi si lamenta dei troppi OT :)
 

franceska

CON LA "C"
Lo scrittore Said Sayrafiesadeh ha letto nella sezione autori la parte dedicata al suo libro e mi ha ringraziato tramite facebook. Ecco a cosa può servire un social network oltre che a condividere un’enormità di sciocchezze.

Da un buon uso delle cose si possono ottenere cose buone.
(carina questa frase… l’ho coniata adesso :mrgreen:)
 
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