Elementi scontati per chi è a conoscenza di un minimo di
storia del romanzo
Tenterò di essere sintetico visto l'OT, ma dal momento che stai facendo una confusione immensa e non hai la minima idea di cosa sia il romanzo moderno (perché parlare di storia del romanzo parlando di fantasy è come pretendere di andare a caccia armati con una canna da pesca) mi pare il caso di puntualizzare.
Facciamo un po' di chiarezza e guardiamo al nostro oggetto d'esame da un punto di vista storico ed estetico: il romanzo moderno nasce da Cervantes e da Rabelais, e non ha alcuna affinità con il genere fantasy che per quanto possa evolversi ha chiare radici nell'epos.
Come è noto Michail Bachtin ci insegna che l'epica è un genere rivolto al passato, è una forma monologica in origine di tradizione orale, mentre il romanzo è basato un rapporti dialogici, ovvero dal confronto tra visioni del mondo diverse espresse dai vari personaggi (quelli che Kundera nella sua raccolta di saggi L'arte del Romanzo chiama “Io sperimentali”), dalla polifonia dei linguaggi e dalla loro stilizzazione.
Un vero romanzo non offre risposte ma pone domande, indaga l'esistenza e non si limita a documentarla. Quando si parla di esistenza si intende “il campo delle possibilità umane, di tutto quello che l'uomo può divenire, di tutto quello di cui è capace”, ecco perché un grande romanziere argentino definiva il genere come la “patria dell'uomo”.
Il fantasy (antico o moderno che sia) non ha niente a che vedere con il romanzo non di genere, ha altre origini e anche altre finalità (non solo da un punto di vista estetico, ma anche in ottica sociologo-letteraria), per quanto nel novecento la distanza tra epica e romanzo si sia assottigliata viste le varie contaminazioni.
Se vuoi conoscere davvero la
storia del romanzo oltre a Estetica e Romanzo di Bachtin ti consiglio vivamente Geografia del romanzo del premio Nobel Carlos Fuentes e il già citato L'arte del romanzo di Kundera, tutte letture fondamentali per chi vuole avere un'idea di cosa sia il romanzo occidentale (europeo, russo e dell'intero continente americano), e se caso mai dovesse interessarti anche la storia del romanzo in una dimensione mondiale ti consiglio la corposa opera in 5 volumi curati da Franco Moretti per Einaudi, con un'introduzione di Vargas Llosa e la collaborazione di critici e scrittori provenienti da quasi ogni parte del globo (sono 5 volumi da 800 pagine ciascuno, ma ne vale la pena).
Chiudo qui l'immane OT, continuate pure a parlare di draghi, stregoni e (purtroppo) vampiri che hanno invaso e insozzato ogni scaffale delle librerie.