Stamattina son dovuta andare in città per lavoro. Pioveva leggermente ed io percorrevo una monotona e rilassante strada provinciale. Normalmente guido in strade secondarie anche se ci metto di più perché così le mie arterie sono felici e quindi son felice anch'io. E poi la pioggia, il mondo grigiovattato e scintillante.. era il momento ideale per lasciar fluire ciò che voleva fluire.
Pensavo al racconto "
Dall'altra Parte", chiedendomi cosa avesse voluto dire il S.I. (soggetto ignoto, come nei polizieschi viene chiamato il colpevole del misfatto).
Inutile dire che il racconto è ben pensato e ben scritto; un'emozione come quella che mi ha suscitato non si ottiene senza abilità. Ma, mi sono chiesta, cos'è che mi ronza e mi straronza fra l'aracnoide e la dura madre? Di che cosa stiamo parlando?
Uhm.
Fanciulla abusata, traumatizzata, disperata. Che non chiede aiuto, forse lo cerca ma poi finisce nelle grinfie del torturatore..
Il Salvatore, uno che percepisce i pensieri degli altri. Vorrebbe salvarla ma è inefficace, poi strabuzza e crolla a terra.
Chi mi ricorda? E se lei si chiamasse Nastàs'ja Filìppovna e la sua non fosse solo disperazione ma una tragica autodistruttività che la porta sempre nelle grinfie del persecutore fino alla fine prevedibile?
E se lui si chiamasse Lev Nikolàevič Myškin, colui che nel suo candore intuisce e riconosce i sentimenti degli altri e che vorrebbe salvarla ma non ci riesce perché non ha abbastanza forza?
Entrambi (lo psicologo e il principe) crollano e finiscono patologicamente dissolti in una dimensione "altra".
Ed entrambe le figure femminili sono pervase da un'aura di ineluttabilità che le fa sembrare predestinate alla tragica fine. (Io quel piede di Nastàs'ja Filìppovna che spunta da sotto al lenzuolo non lo dimenticherò mai).
Chiariamo, non sto dicendo che il racconto ricalca l'altro a cui alludo. Piuttosto ne richiama la vicenda evocando situazioni solo lontanamente paragonabili. Ma a me sembra che il pathos delle due storie sia simile, pur dando al Dosto quel che è di Dosto e ad Ayu quel che è di Ayu.
Sarà lei il Soggetto Ignoto che ha scritto il racconto? Forse, data la sua ben nota predilezione letteraria. Ma anche se così non fosse, così l'ho pensata..
e così - non c'è scampo - ve l'ho raccontata.