Trama:
Venezia, maggio 1313. Mentre fervono i preparativi per la festa della Sensa, che culminerà con lo Sposalizio del Mare, l'acqua alta trascina in piazza San Marco i cadaveri di tre bambini crocifissi. Un anziano ebreo ingiustamente accusato dell'omicidio si toglie la vita in carcere, lasciando sul muro della cella una frase latina che non svela nulla. Ma allora perché si è dato la pena di scriverla con il sangue? La macabra scoperta sembra in qualche modo collegata al Sefer-ha-Razim, il Libro dei Misteri, dettato secondo la leggenda dall'angelo Raziel a Noè che lo trascrisse su una tavoletta di zaffiro. Questo è il mistero che Mondino de' Liuzzi, medico anatomista dello Studium di Bologna, è chiamato a risolvere a Venezia. Ma subito Mondino si scontra con il nobile che ha ordinato l'arresto dell'ebreo, con la donna che ama, con quella che ha amato e forse ama ancora e persino con il suo amico Gerardo. Il giovane, che un tempo aveva fatto parte dell'ordine dei Templari, si rifiuta di aiutarlo, perché anche lui ha una missione da compiere: mettere in salvo la mappa per raggiungere le misteriose Terre Australi al di là dell'oceano, di cui qualcuno ha trovato traccia nel Liber Floridus di Lamberto di Saint-Omer. Ha inizio così una vicenda d'intrigo e di morte, in cui Mondino sfidando il potere di Venezia, e a rischio della sua stessa vita, dovrà sciogliere l'enigma di una stirpe di custodi che risale ai tempi del diluvio, in un'implacabile corsa contro il tempo.
Commento:
Ho scelto di leggere questo libro per vari motivi, combinati tra loro. Innanzitutto ho visto la presentazione qui sul forum ed ho appreso che Alfredo è un forum-libroso di qualche anno fa... così mi sono incuriosita. Secondo motivo: avevo bisogno di evadere un poco con un bel thriller, soprattutto ambientato in una città che mi attira molto: Venezia. La mia scelta è stata ottima!
Non ho letto i romanzi precedenti dell'autore (rimedierò!), ma questo è veramente intrigante.
Ho molto gradito lo stile di scrittura diretto e scorrevole, che non si perde in lunghi giri, ma coinvolge con flash descrittivi che si inframezzano con armonia alle sequenze narrative.
La trama è un intreccio fitto di eventi, che si susseguono con crescente suspense, incastrandosi con fatti storici del 1300 in un mosaico interessante e ricco.
Incantevole la ricostruzione di Venezia, dei luoghi, degli abitanti e delle usanze.
Mi sono piaciuti moltissimo i personaggi, e mi sono calata nelle loro avventure, divorando le pagine soprattutto alla fine: non si riesce a fermarsi!
Nulla da invidiare ai grandi scrittori di thriller di fama internazionale! Anzi...
Nel suo genere, direi voto 5.
Pillole di saggezza:
“Quando comprenderai che a questa e ad altre domande dello stesso tipo ci sono molte risposte, il che equivale a dire che non ce n'è nessuna, saprai che la giovinezza ormai è alle tue spalle”.
“Nessuno può essere libero fingendo di essere ciò che non è”.
Un pezzetto (dalla quarta di copertina):
Così Agostino aveva avuto l’impressione di
comprendere a poco a poco che le assi di legno erano
croci, che i festoni di alghe erano attaccati a una grossa
gomena attorcigliata intorno al legno, e che i fagotti
informi inchiodati alle croci erano corpi umani, piccoli
e gonfi d’acqua ma troppo ben proporzionati per
appartenere a dei nani.
Solo allora, gridando l’allarme nella piazza deserta,
Agostino aveva lasciato cadere la scopa ed era corso
ad avvisare i preti della basilica: l’acqua alta aveva trascinato
a riva i corpi di tre bambini crocifissi, ciascuno
con un buco nel costato come Nostro Signore.