isola74
Lonely member
(da IBS) Otto storie, tanto perfette e compiute da costituire ciascuna un breve romanzo. Ci sono i personaggi della Vigàta di ogni tempo, l'inventario di una Sicilia dalle inesauribili sfaccettature: avvocati brillanti, chiromanti improvvisate, contadini e studentesse, preti e federali, comunisti sfegatati, donne risolute, un repertorio che suscita il sorriso o la pietà, e sempre un forte coinvolgimento. Ma in queste storie c'è anche un elemento fiabesco, mitico, un improvviso scarto dalla narrazione che ritorna insistente. È una traccia sotterranea che si mescola con il momento storico che è sempre ben definito, al punto che sin dalle prime righe di ogni storia la narrazione viene incastonata in una data precisa, la fine dell'Ottocento, l'alba del 1900, ma più spesso gli anni del fascismo, dello sbarco, del dopoguerra. Quasi sempre è l'ironia, la burla a dominare, , oppure l'umanità solidale che non manca mai nelle storie di Camilleri che in quella "piazza della memoria" che è Vigàta, attinge a storie vere o verosimili depositate fra i suoi ricordi, per reinventarle e raccontarle con la sua capacità affabulatoria, tutte spruzzate da una polvere di simpatia.
Davvero grazioso questo libro di Camilleri! ma ormai ci siamo abituati bene...
Otto storie piene di humor, di personaggi simpatici ai quali alla fine del racconto ti ritrovi affezionato e ti dispiace non poter continuare nella lettura e stare ancora un po' in loro compagnia.
Su tutte mi son piaciute: La congiura e La trovatura.
Consigliato!
Davvero grazioso questo libro di Camilleri! ma ormai ci siamo abituati bene...
Otto storie piene di humor, di personaggi simpatici ai quali alla fine del racconto ti ritrovi affezionato e ti dispiace non poter continuare nella lettura e stare ancora un po' in loro compagnia.
Su tutte mi son piaciute: La congiura e La trovatura.
Consigliato!