skitty
Cat Member
Una serie di racconti che sono involucri di messaggi intensi, espressi con un linguaggio ipnotizzante.
Ciascun racconto introduce un argomento particolare, a volte in realtà molto differenti dal nostro mondo, come ad esempio ne “L'origine degli uccelli”, “I cristalli” e “Il conte di Montecristo”.
In altri brani si descrivono situazioni più accomunabili al nostro vissuto quotidiano.
In entrambi i casi però, il punto focale del racconto non è il fatto narrato, bensì ciò che esso simboleggia.
Una lettura quindi su due livelli differenti: il lettore scorre con piacere tra le parole musicali ed intense, sia quelle nella loro accezione positiva, sia altre che descrivono tratti negativi; si sente quasi interrogato e coinvolto nel discorso dalla voce narrante. Ma al tempo stesso, è inevitabile superare queste parole, che sottintendono altri concetti e riflessioni, più sottili ed intimamente propri dell'animo umano.
Il racconto che preferisco è “Priscilla”: Calvino paragona le sensazioni dell'essere unicellulare che via via si sta formando e riproducendo, alle emozioni dell'innamoramento: “...un'ansia, una giovanile ansia eccitata e in fondo dolorosa, una dolorosa insostenibile tensione d'impazienza.”
E anche Ti con zero: “Dal punto di vista del tempo è proprio un attimo che dura quanto gli altri, indifferente al suo contenuto, sospeso nella sua corsa tra il passato e il futuro; correre puntuale in una serie che si ripete identica a se stessa ogni volta.”
Bellissimo anche Il sangue, il mare: “ Il mare in cui un tempo gli esseri viventi erano immersi, ora è racchiuso entro i loro corpi.”
Insomma una lettura molto originale e profonda, mi è piaciuta parecchio.
Ciascun racconto introduce un argomento particolare, a volte in realtà molto differenti dal nostro mondo, come ad esempio ne “L'origine degli uccelli”, “I cristalli” e “Il conte di Montecristo”.
In altri brani si descrivono situazioni più accomunabili al nostro vissuto quotidiano.
In entrambi i casi però, il punto focale del racconto non è il fatto narrato, bensì ciò che esso simboleggia.
Una lettura quindi su due livelli differenti: il lettore scorre con piacere tra le parole musicali ed intense, sia quelle nella loro accezione positiva, sia altre che descrivono tratti negativi; si sente quasi interrogato e coinvolto nel discorso dalla voce narrante. Ma al tempo stesso, è inevitabile superare queste parole, che sottintendono altri concetti e riflessioni, più sottili ed intimamente propri dell'animo umano.
Il racconto che preferisco è “Priscilla”: Calvino paragona le sensazioni dell'essere unicellulare che via via si sta formando e riproducendo, alle emozioni dell'innamoramento: “...un'ansia, una giovanile ansia eccitata e in fondo dolorosa, una dolorosa insostenibile tensione d'impazienza.”
E anche Ti con zero: “Dal punto di vista del tempo è proprio un attimo che dura quanto gli altri, indifferente al suo contenuto, sospeso nella sua corsa tra il passato e il futuro; correre puntuale in una serie che si ripete identica a se stessa ogni volta.”
Bellissimo anche Il sangue, il mare: “ Il mare in cui un tempo gli esseri viventi erano immersi, ora è racchiuso entro i loro corpi.”
Insomma una lettura molto originale e profonda, mi è piaciuta parecchio.