andiamo a votare al referendum!

Fabio

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Perfetto, l'importante è almeno provare ad informarsi.

  1. C'è chi si informa dai volantini di piazza, da ex comici o giornalisti guardando video o leggendo proclami da max 10 righe
  2. e dall'altra parte chi si informa da docenti di economia politica, economia, leggendo trattati e articoli con approfondimenti, scenari di sviluppo numeri e dimostrazioni neutrali e reali.
:HIPP L'importante è farlo al massimo delle proprie capacità in modo da andare avotare con soddisfando un limite minimo di onestà intellettuale :wink:
Ed ancora bisognerebbe riuscire a capire che un referendum non è una votazione politica, spero tutti abbiano letto i testi delle norme di cui si chiede l'abrogazione e li abbiano compresi...
 
Divino! Metterei la mano sul fuoco che anche tu leggendo tale quesito non capiresti granché.

Quesito referendario:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del
decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la
semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione
tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art.
30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e
l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art. 15 del decreto
legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi
comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”
convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166?»

Parlo per me, precisamente per il mio borgo. La vittoria del Si o del No a questo quesito non cambia nulla. Se dovessero vincere i Si e un sindaco malauguratamente desse in gestione alla società X il servizio idrico, la società X non effettuerebbe mai investimenti da 500000 euro per portare l'acqua alla masseria Y che si trova a 5 km dal borgo. Tuttavia data la nostra particolare conformazione geomorfologica del territorio, il nostro ipotetico sindaco illuminato avrebbe la facoltà di derogare questa legge e di arrogarsi il servizio idrico. Il problema resta lo stesso, seppur diverso nel merito. La società privata pur avendo i 500000 euro da investire per costruire l'acquedotto che fornirebbe l'acqua alla masseria Y non avrebbe interesse all'investimento. La società pubblica del mio borgo, pur dovendo fare il bene dei suoi cittadini, non ha i 500000 euro da investire. Ed allora la masseria y sarà costretta a scavare un pozzo o un pozzo artesiano per avere l'acqua, oppure fornirsi di autobotti e riserve.
Ti dirò, se avessero tenuto fuori l'acqua, io avrei votato no. Ma l'acqua per me è un bene indisponibile. E' e deve restare di tutti.
 
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Fabio

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Quorum praticamente raggiunto.
Sono contento che non si sono buttati i soldi questa volta e che la popolazione si sia riavvicinata alle urne. Ed ora buon lavoro rifiuti, buon lavoro trasporti, buon lavoro acquedotti.
 
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