La vita è stupenda... cosa ne pensate?

Sopraesistito

Black Cat Member
Possibile tu sia straniero? :) Comunque forse vorrai editare il post al quale ho risposto, ci sono diversi errori che ne rendono difficile la lettura, senza offesa eh!

Comunque, meglio non tirare in ballo la religione in una discussione che non ne è il focus, specialmente usando paroloni come "grande menzogna" per definire punti di vista diversi da... Beh vorrei dire "dai tuoi", ma non sono tuoi, sono di altre persone che te li hanno poi impartiti.

Ah, patti chiari, ostilità brevi (macchè amicizia lunga!): sono ateo, anticlericale e orgogliosamente&attivamente eretico.
 

Costantino

New member
Sopraesistito

Si, sono straniero, e lo so che ci devono essere errori )
ma non credo che siano tanto gravi da non capire cosa voglio dire...:wink:
se t'irritano errori...m-m-m... non mi resta che imparare l'italiano un'po di meglio )
poi... ehhh paroloni...)L'avevo detto che espongo la poszizione cristiana, dal punto di vista cristiana è poprio grande menzogna.:)
Se nero è nero non vale la pena dire che nero è grigio...:)
 
Ah, patti chiari, ostilità brevi (macchè amicizia lunga!): sono ateo, anticlericale e orgogliosamente&attivamente eretico.

O sei eretico, o sei ateo, una cosa esclude l'altra. L'eretico dopo aver ricevuto il battesimo nega aliquam veritatem di fede, non tutta la fede cattolica o cristiana. L'ateo è colui che non crede a nessuna divinità, che sia Gesù, Allah, Buddha, Amon, Giove o Nefi. Se sei ateo, non sei eretico. Al limite il tuo ripudio totale della fede cristiana può definirsi apostasia (ex toto repudiatio fidei christianae).
 

Sopraesistito

Black Cat Member
No tranquillo, il senso generale si coglie, ho solo qualche difficoltà a capire alcune espressioni. :) Nessuna irritazione da parte mia!

Quanto ai punti di vista... Apprezzo molto la trasparenza, ma l'usanza qui è di "trattenersi" dall'esprimere pareri troppo estremi perchè fomentatori di discussioni animate che spesso portano al ban di qualche utente.
O sei eretico, o sei ateo, una cosa esclude l'altra. L'eretico dopo aver ricevuto il battesimo nega aliquam veritatem di fede, non tutta la fede cattolica o cristiana. L'ateo è colui che non crede a nessuna divinità, che sia Gesù, Allah, Buddha, Amon, Giove o Nefi. Se sei ateo, non sei eretico. Al limite il tuo ripudio totale della fede cristiana può definirsi apostasia (ex toto repudiatio fidei christianae).

Ottima correzione, grazie!
 
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Costantino

New member
Sopraesistito.

No tranquillo, il senso generale si coglie, ho solo qualche difficoltà a capire alcune espressioni. :) Nessuna irritazione da parte mia!

Quanto ai punti di vista... Apprezzo molto la trasparenza, ma l'usanza qui è di "trattenersi" dall'esprimere pareri troppo estremi perchè fomentatori di discussioni animate che spesso portano al ban di qualche utente... Esempio pratico: il mio punto di vista di ateo mi imporrebbe di definire la cristianità come una menzogna costruita sulle paure e sull'ignoranza di gente vissuta secoli fa e perpetrata nell'odierno tramite palesi giochi di potere con i governi e lavaggio del cervello di infanti e gente ignorante o disperata.
Legittimo che io pensi questo, ma non piacevole per te o per gli altri religiosi del forum.
Mi spiego? ;)

Ho capito dove sono i miei "errori" ))):mrgreen:
Si, ti spieghi bellissimo, grazie:)
 
Esempio pratico: il mio punto di vista di ateo mi imporrebbe di definire la cristianità come una menzogna costruita sulle paure e sull'ignoranza di gente vissuta secoli fa e perpetrata nell'odierno tramite palesi giochi di potere con i governi e lavaggio del cervello di infanti e gente ignorante o disperata.
Legittimo che io pensi questo, ma non piacevole per te o per gli altri religiosi del forum.
Mi spiego? ;)
QUOTE]


In realtà ci sono più cristiani ora che secoli fa. Non credo che tutti abbiano subito il lavaggio del cervello e ancor meno credo che sia tutta gente ignorante o disperata. Facciamo un esempio concreto, io mi reputo ignorante, ma ben lungi dall'esser disperato e non credo di essere un'eccezione.
Se tu invece pensi che tutti i credenti siano gente ignorante e disperata, gente che ha abdicato all'intelligenza ed alla critica, beh! Io credo che tra te e loro il problema, se problema c'è, non è il loro.

Ad Maiora B.
 
Prima che la discussione si infiammi. Sulla religione potremmo star qui a discutere vita natural durante e non caveremmo un ragno dal buco. Ognuno resti sulle sue posizioni e credenze, ma eviti di definir gli altri con epiteti sgradevoli. Per la cronaca io sono un fan di Giuliano.
 

Sopraesistito

Black Cat Member
In realtà ci sono più cristiani ora che secoli fa. Non credo che tutti abbiano subito il lavaggio del cervello e ancor meno credo che sia tutta gente ignorante o disperata. Facciamo un esempio concreto, io mi reputo ignorante, ma ben lungi dall'esser disperato e non credo di essere un'eccezione.
Se tu invece pensi che tutti i credenti siano gente ignorante e disperata, gente che ha abdicato all'intelligenza ed alla critica, beh! Io credo che tra te e loro il problema, se problema c'è, non è il loro.

Vedi, Costantino, cosa succede? :mrgreen:

Baldo, esageravo di proposito per far capire bene di cosa parlassi e per umorismo. ;) Grazie per la collaborazione comunque.
 

Costantino

New member
Sopraesistito

))) Sai, se io volessi che tutti mi dassero ragione, non capiterei mai fra di voi ))Ero pronto a reazione come tua )
Immaginiamo che sono Chesterton e tu sei Wells.))
Uno era catolico, altro era ateo, ma questa differenza non impediva a loro discutere senza infuocarsi.
Forse, un giorno dirò di te come Chesterton di Wells " Se qualsiasi ateo capiterà in Paradiso, nessun altro che Wells. Per la sua onestà.
:wink:

A proposito, ho coretto qualche errore:)
 

Dory

Reef Member
Se si parla della vita in generale, nel senso di fiori, alberi, cavallucci marini, coralli... sì, è meravgliosa.

Se si parla di "vita umana" è una schifezza :mrgreen:

Prendendo in prestito un termine dalla fisica quantistica direi che "quanti" di vita possono essere stupendi, ma se la vedi nella sua macroscopicità è davvero orripilante.

In fisica un "quanto" è una quantità discreta ed indivisibile di una grandezza fisica; nella fattispecie dell'argomento della discussione, e nella mia intepretazione, sono quantità discrete di bellezza della vita (umana).
Questa bellezza viene corrisposta in dosi finite di durata fissa. Se ci fate caso, i sentimenti positivi, di gioia per esempio, non durano molto a lungo, ma possono essere molteplici.

Io nel mio piccolo, mi impegno nei "quanti", cercando di renderli quanto più numerosi possibile.
 

Sopraesistito

Black Cat Member
L'onestà è uno dei miei più grandi difetti, assieme al coraggio e alla coerenza.
Per fortuna ho un sacco di arroganza e pessimo gusto a controbilanciare!
 
Per me è bellissima la vita. E mi considero fortunato.


Leggete questo discorso di David Cameron dopo la morte del figlio Ivan

"Sam e io siamo stati sommersi da tutte le lettere, i biglietti, le e-mail e i fiori che abbiamo ricevuto per Ivan. Inviare una e-mail questa settimana ci offre l'opportunità di dire un grande «grazie». Significa molto sapere che altri pensano a noi e a lui.
Abbiamo sempre saputo che Ivan non sarebbe vissuto per sempre, ma non ci aspettavamo di perderlo così giovane e così all'improvviso. Lascia un vuoto nella nostra vita così grande che le parole non riescono a descriverlo. L'ora di andare a letto, l'ora di fare il bagno, l'ora di mangiare — niente sarà più uguale a prima.

Ci consoliamo sapendo che non soffrirà più, che la sua fine è stata veloce, e che è in un posto migliore. Ma, semplicemente, manca a noi tutti disperatamente. Quando ci fu detto per la prima volta quanto fosse grave la disabilità di Ivan, pensai che avremmo sofferto dovendoci prendere cura di lui ma almeno lui avrebbe tratto beneficio dalle nostre cure. Ora che mi guardo indietro vedo che è stato tutto il contrario. È stato sempre solo lui a soffrire davvero e siamo stati noi — Sam, io, Nancy ed Elwen — a ricevere più di quanto io abbia mai creduto fosse possibile ricevere dall'amore per un ragazzo così meravigliosamente speciale e bellissimo".

Anch'io voglio bene ad Ivan, ma sono conscio che tra me e lui, colui che ha sofferto di più è lui. La vita è bella, lo è stata per Ivan, lo è a maggior ragione per me.
 

Apart

New member
L'onestà è uno dei miei più grandi difetti, assieme al coraggio e alla coerenza.
Per fortuna ho un sacco di arroganza e pessimo gusto a controbilanciare!

Si, però le sciocchezze non sono giustificate dall'onestà o dall'arroganza. Mi spiace.
Detto da uno che vive la fede in costante oscillazione fra l'aver fede e il non aver fede, e che discute ben volentieri anche con chi non ha fede.
:)
 
M

maredentro78

Guest
3) Anche io ho sempre pensato così, ma riflettendoci ho pensato che contando solo su se stessi alla lunga se ne risente in modo totale, si resta senza nulla, martellato dalle paure... rimando all'intervento di Apart sull'incontro
Ciao!

Difatti penso sia frutto delle mie esperienze passate e spero di cuore su questo punto qualcuno mi farà cambiare idea!:wink:
 

Apart

New member
Paura ce l'ha chi vive in bilico fra il vuoto e la terraferma. Chi oscilla continuamente. E nonostante ciò continua a camminare. Che paura dovrebbe avere chi ha tutte le certezze in tasca, e sulla presenza di Dio, e sulla sua assenza?
Questa è una mia opinione.
 

Costantino

New member
Sopraesistito

L'onestà è uno dei miei più grandi difetti, assieme al coraggio e alla coerenza.
Per fortuna ho un sacco di arroganza e pessimo gusto a controbilanciare!

Onestà per onestà )):mrgreen:
Forse ti interessa la mia nazione, sono russo.
Ti scrivo l'ultimo messagio, l'ultimo a te e l'ultimo sul forum.
La religione è la base di tutta la cultura d'Italia.
La cristianità ha conservato tutte le cose migliori che erano nel Impero Romano: rispetto all' individualita umana, la libertà di personalità, e, attenzione, LA CITTADINANZA, che non esiteva mai al Oriente.
Republiche di Venezia e di Genova.. i loro cittadini non erano soltanto i furbi mercanti, erano anche i credenti, e la fede gli aiutava di costruire bellisime cheise che possiamo vedere oggi, non solo profitto, ma anche la fede li ispirava alle battaglie con saraceni e turchi. Baldasare Embriaco, tu devi sapere di Guglielmo Embriaco! Leonardo, Michelangello, Rafaello mai avrebero creato i loro capolavori se non fossero credenti...lo stesso posso dire sia di Dante , che di Manzoni. Se nel Medioevo si fosse persa la fede, L'Europa, e certamente, L'italia sarebbe conquistata per sempre dai saraceni. La religione è la famiglia forte, la mente sana, tutte le belle tradizioni italiane, la sicurezza nel futuro. Forse un giorno capirai.
Bel lavagio di cervello che ha lasciato di conservare e sviluppare la civiltà europea, creare "Divina comedia", Santa Maria del Fiore, San Marco e mille altre cose
Addio, ti auguro tutte belle cose, caro eret... scusa, ateo:)
 
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Sopraesistito

Black Cat Member
Vedo che la religione ti è cara.
Ho modificato il mio precedente messaggio il cui umorismo è volato sopra la testa ai più... Non li biasimo, sono a volte di difficile interpretazione.
Comunque ti ho anche scritto sul profilo se vogliamo continuare a discutere lì, io ti inviterei a restare, un ateo nel forum è una goccia nel mare suvvia.
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Uhm...
....credo che la religione influenzi ben poco sul come uno creda che la vita è meravigliosa perchè: .....
e il tesoro mio qui sopra credo possa confermarlo...

E a tal proposito devo aggiungere che sì, io credo, ma di una religione tutta mia! :mrgreen:
 

Apart

New member
Non so, i discorsi che vertono sull'utilità, in cui si riportano le cose fatte o non fatte dalla religione secondo me non consentiranno mai di cogliere il senso più profondo della fede. Io mica ho fede o non ho fede in base ai risultati raggiunti, o non raggiunti, o in base ai danni provocati, dalla religione. La fede nella trascendenza esprime un senso che il non aver fede non ha, questo è il punto. L'uomo è portatore di un senso, e questo senso che porta si connota diversamente a seconda che l'uomo creda oppure no, e si esprime poi nel mondo, nei rapporti con se stesso e con gli altri. E non parlo solo di bontà.
L'aver fede per me non è frutto di un ragionamento, in cui si soppesano i risultati raggiunti e quelli non raggiunti (o i danni combinati dalla religione). La fede è un dono, perchè appunto non ci si arriva mai da soli. Un dono che quando spiega lascia sempre spazio all'inspiegabile, altrimenti diventa un dogma. Un dono che si misura sempre con la ragione ma non del tutto, pena il rischio di allontanarsene del tutto (dalla ragione). E' fede e non aver fede insieme. Perchè la fede non è qualcosa di cui prendere possesso. E' costante ricerca, avvicinamento e allontanamento. E' apertura e porsi in ascolto, anche quando a volte non si sente nulla.
Detto questo, può amare benissimo la vita sia chi ha fede, sia chi non ce l'ha. Ma saranno due modi di amarla differenti.
 
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