Des Esseintes
Balivo di Averoigne
Questa è la seconda trasposizione del capolavoro di Orwell e coincise con l'ultima interpretazione di Richard Burton. La terra è divisa in tre supernazioni; in Oceania il Socing attraverso la figura del "Grande Fratello" controlla e governa la vita di ogni singolo individuo e cerca di combattere i ribelli comandati dall'ineffabile Goldstein; Winston Smith che lavora per il governo nel "ministero della verità" come correttore di bozze, conosce e s'invaghisce di Julia, finchè..
M'aspettavo moltissimo, essendo questa la trasposizione del mio libro del cuore, ebbene, sono rimasto deluso. Tecnicamente buonissimo, ottime scenografia e fotografia che rimandano benissimo all'atmosfera cupa e disperata del romanzo, peccato che il prodotto finale non abbia "cuore"; bello senz'anima. Ci sono varie incongruenze, a mio parere imperdonabili, rispetto al libro: le telecamere non davano nessuna libertà di movimento nella casa di Winston, egli aveva solo una piccola conca a sua disposizione; qui invece si mette a fianco dello schermo gigante e nessuno lo vede! Il senso di oppressione e di controllo ossessivo qui non sono resi in maniera convincente; nel romanzo tra di loro gli uomini non possono nemmeno parlare, qui Julia e Winston praticamente si fanno i comodi loro! O'Brien nel libro si conquista la fiducia di Winston pian piano, qui non accade. In più, elemento fondamentale: in 75 minuti di film s'illustrano 300 pagine del libro e nei restanti 40 minuiti ci si concentra sulle ultime 10 pagine, scelta registica pessima a mio modo di vedere; andava fatta una suddivisione più saggia.
E' la forza degli eventi che manca in questa trasposizione; qui ci vengono solo suggeriti: nel romanzo è il lento divenire della situazione che ci imprigiona nelle pagine come una morsa e che ci spinge a una riflessione, qui viene realizzata una mera rappresentazione dei fatti, non si ha la sensazione di esser noi le prede, braccati dai mille occhi presenti ovunque.. Il messaggio che questa pellicola vuole lanciare è ovviamente lo stesso del libro; contro dittature e limitazioni alle libertà personali, sottolineatura dell'importanza del libero arbitrio, della fiducia nel prossimo, ma non riesce a darne compiutamente una visione appropriata poichè si perde nei meandri della stanza 101 dietro/dentro a una pagina scritta che era troppo mirabilmente scritta.
Fenomenale John Hurt nella sua interpretazione mai sopra le righe, bravo R.Burton e molto carina la Hamilton. Molto rumore per nulla..
VOTO 6
E' di questi giorni la notizia che la casa di produzione di Ron Howard e Brian Grazer (Imagine Entertainment) avrebbe in cantiere un nuovo adattamento del romanzo! Incrocio le dita!
M'aspettavo moltissimo, essendo questa la trasposizione del mio libro del cuore, ebbene, sono rimasto deluso. Tecnicamente buonissimo, ottime scenografia e fotografia che rimandano benissimo all'atmosfera cupa e disperata del romanzo, peccato che il prodotto finale non abbia "cuore"; bello senz'anima. Ci sono varie incongruenze, a mio parere imperdonabili, rispetto al libro: le telecamere non davano nessuna libertà di movimento nella casa di Winston, egli aveva solo una piccola conca a sua disposizione; qui invece si mette a fianco dello schermo gigante e nessuno lo vede! Il senso di oppressione e di controllo ossessivo qui non sono resi in maniera convincente; nel romanzo tra di loro gli uomini non possono nemmeno parlare, qui Julia e Winston praticamente si fanno i comodi loro! O'Brien nel libro si conquista la fiducia di Winston pian piano, qui non accade. In più, elemento fondamentale: in 75 minuti di film s'illustrano 300 pagine del libro e nei restanti 40 minuiti ci si concentra sulle ultime 10 pagine, scelta registica pessima a mio modo di vedere; andava fatta una suddivisione più saggia.
E' la forza degli eventi che manca in questa trasposizione; qui ci vengono solo suggeriti: nel romanzo è il lento divenire della situazione che ci imprigiona nelle pagine come una morsa e che ci spinge a una riflessione, qui viene realizzata una mera rappresentazione dei fatti, non si ha la sensazione di esser noi le prede, braccati dai mille occhi presenti ovunque.. Il messaggio che questa pellicola vuole lanciare è ovviamente lo stesso del libro; contro dittature e limitazioni alle libertà personali, sottolineatura dell'importanza del libero arbitrio, della fiducia nel prossimo, ma non riesce a darne compiutamente una visione appropriata poichè si perde nei meandri della stanza 101 dietro/dentro a una pagina scritta che era troppo mirabilmente scritta.
Fenomenale John Hurt nella sua interpretazione mai sopra le righe, bravo R.Burton e molto carina la Hamilton. Molto rumore per nulla..
VOTO 6
E' di questi giorni la notizia che la casa di produzione di Ron Howard e Brian Grazer (Imagine Entertainment) avrebbe in cantiere un nuovo adattamento del romanzo! Incrocio le dita!