ilsognatore91
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Buonasera! In questa calda serata vi chiedo: Preferite i libri considerati "classici" e fondamentali per la letteratura, o preferite immergervi nel mare degli autori contemporanei? Vediamo in quanti mi rispondete
Trovo proprio sbagliato il titolo del topic: quando si usa il "vs" si presuppone che prima e dopo ci siamo termini avversi, che si contrappongono. Invece mentre "contemporaneo" è un termine che indica il periodo temporale di un romanzo, il termine "classico" è qualcosa di più e non necessariamente legato ad un periodo storico. Non a caso ci sono i classici dell'800, quelli del '900 e, perchè no?, i classici contemporanei.
E' vero, può sembrare un azzardo e quasi un paradosso dato che spesso per poter parlare di "classico" bisogna aspettare che un'opera superi il giudizio degli anni ed entri di diritto in quall'immaginifico pantheon dei libri imprescindibili. Detto questo non credo sia un'eresia considerare, almeno per il momento, personaggi come Roth, Franzen, Rushdie, Saramago, Pamuk, Murakami e chi più ne ha più ne metta, se non proprio classici almeno papabili per diventarlo. Ovvio che il lettore forte deve saperli distinguere dai vari Faletti, Follett, Grisham etc etc.
Di conseguenza io non sono nè per l'uno nè per l'altro e se adoro leggere Balzac, grande narratore capace di raccontare come pochi la sua era pur rimanendo assai attuale, non trovo contraddittorio alternarlo a "Le correzioni" dove Franzen riesce in modo splendido a raccontarci la vita di oggi.
Concordo! Aggiungerei però uno spunto alla riflessione: Non pensate che anche fra i classici sia necessario fare una scelta? Alcuni superano brillantemente l'esame degli anni ma altri rischiano di essere ormai troppo lontani dalla sensibilità moderna...
Classici, contemporanei ma che ci frega?!?!?! L'importante è che un libro coinvolga e lasci "un segno" in noi dopo che l'abbiamo letto. :wink:
Ciao sognatore, benvenuto!
Visto che sei tu so che mi posso permettere!
No, l'importante è "leggere bene"..
"Contemporaneo" e "Leggere bene", a mio parere, sono in antitesi
visto che sei tu so che mi posso permettere (parte seconda)
Chi definisce cos' è "leggere bene"? Una cosa che per te è "leggere bene" per me è una palla mortale e una cosa che per me è "leggere bene" per te è una schifezza....ma è il solito circolo vizioso in cui ci siamo già più volte intorcinati....io la penso così, tu colà...ed è bello così.
Credo che il bello di questa discussione sia il poter portare alla luce le preferenze di ciascuno, senza doverle necessariamente giudicare...
Credo che le tue parole siano azzeccatissime, oltre che ben espresse...
Condivido il tuo pensiero in toto.
Classici e contemporanei a braccetto!!! :wink: