Blueberry
Chocoholic Libridinosa
AA.VV. - Non ho peccato abbastanza
"Antologia di potesse arabe contemporanee.
La lirica è il genere letterario per eccellenza del mondo arabo, un mondo che si esprime in una lingua dal lessico infinito e dalle meravigliose potenzialità fonetiche, naturalmente ricca di sfumature e musicalità. Nata in epoca preislamica come genere contraddistinto da regole, ritmi e metri codificati e inalterabili, la poesia araba ha subito una vera e propria rivoluzione a partire dagli anni Quaranta del Novecento; artefice di questo sconvolgimento fu una donna, l'irachena Nazik al-Mala'ika, che per prima ha infranto una serie di tabù. Sta proprio in questo - la ricerca di libertà, il desiderio di raggiungere e superare i limiti imposti dalla tradizione - la frattura con il passato, la cifra che unisce le voci poetiche qui presenti. Una sfida che queste poetesse, queste donne, vivono sulla carta e nella realtà quotidiana. Nei loro versi entrano temi di attualità, come la guerra, o eterni, come le inquietudini esistenziali, il sentimento, l'amore che assurge al ruolo di una divinità, il corpo. Dal Marocco all'Iraq, dalla Siria allo Yemen, le poetesse scelte e tradotte da Valentina Colombo innalzano, ciascuna a proprio modo, un inno alla vita e alla passione, un canto che diventa un sensuale gioco di sensazioni."
Comprai questo libro perchè incuriosita da una poesia che lessi un quotidiano e che mi piacque particolarmente. Mi è stato un po difficile leggere il libro, perchè di poesia non sono molto... pratica, Alcune sono di facile interpretazione altre meno. Ho letto l'introduzione, ben spiegata per me che è la prima volta mi avvicino alla cultura e scrittura araba.
Credo che regalerò volentieri questo libro ad un'amica che si è laureata in lingue mediorientali e ha fatto la tesi proprio su una scrittrice araba, forse lei riuscirà a capire ed apprezzare più di me questo libro.
"Antologia di potesse arabe contemporanee.
La lirica è il genere letterario per eccellenza del mondo arabo, un mondo che si esprime in una lingua dal lessico infinito e dalle meravigliose potenzialità fonetiche, naturalmente ricca di sfumature e musicalità. Nata in epoca preislamica come genere contraddistinto da regole, ritmi e metri codificati e inalterabili, la poesia araba ha subito una vera e propria rivoluzione a partire dagli anni Quaranta del Novecento; artefice di questo sconvolgimento fu una donna, l'irachena Nazik al-Mala'ika, che per prima ha infranto una serie di tabù. Sta proprio in questo - la ricerca di libertà, il desiderio di raggiungere e superare i limiti imposti dalla tradizione - la frattura con il passato, la cifra che unisce le voci poetiche qui presenti. Una sfida che queste poetesse, queste donne, vivono sulla carta e nella realtà quotidiana. Nei loro versi entrano temi di attualità, come la guerra, o eterni, come le inquietudini esistenziali, il sentimento, l'amore che assurge al ruolo di una divinità, il corpo. Dal Marocco all'Iraq, dalla Siria allo Yemen, le poetesse scelte e tradotte da Valentina Colombo innalzano, ciascuna a proprio modo, un inno alla vita e alla passione, un canto che diventa un sensuale gioco di sensazioni."
Comprai questo libro perchè incuriosita da una poesia che lessi un quotidiano e che mi piacque particolarmente. Mi è stato un po difficile leggere il libro, perchè di poesia non sono molto... pratica, Alcune sono di facile interpretazione altre meno. Ho letto l'introduzione, ben spiegata per me che è la prima volta mi avvicino alla cultura e scrittura araba.
Credo che regalerò volentieri questo libro ad un'amica che si è laureata in lingue mediorientali e ha fatto la tesi proprio su una scrittrice araba, forse lei riuscirà a capire ed apprezzare più di me questo libro.
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