libraia978
New member
"Fra tre giorni ci vai da Carmine, a papà?" Questa frase, e per Pietro ricomincia a pulsare il segreto. Un segreto racchiuso nel favore da fare a suo padre senza che nessuno lo venga a sapere e senza nessun errore. Questa frase, e per Pietro niente è uguale a prima. Così il sole forte del giardino diventa il buio cattivo della cantina D4 e l'odore buono della piccola casa si trasforma nel fetore di cemento della grande città. Non ci saranno più le carezze di sua madre, soffocate da una verità crudele e silenziosa. Per Pietro, all'improvviso, ci sarà solo il mondo adulto di suo padre: un mondo crudele che il bambino scoprirà attraverso i suoi occhi innocenti e a cui si ribellerà fino in fondo.
Uno scrittore della mia città, che però non avevo mai letto. Questo libro è davvero molto incisivo, il ragazzo ha una bella penna. Per chi di voi l'ha letto, ma penso quasi tutti, ricorda da lontano Io non ho paura di Ammaniti. L'atmosfera è quella.
Una curiosità: il titolo deriva dal "gioco", secondo me poco divertente, di tagliare la coda alle lucertole in giardino. La violenza in quella casa la fa da padrona.
Uno scrittore della mia città, che però non avevo mai letto. Questo libro è davvero molto incisivo, il ragazzo ha una bella penna. Per chi di voi l'ha letto, ma penso quasi tutti, ricorda da lontano Io non ho paura di Ammaniti. L'atmosfera è quella.
Una curiosità: il titolo deriva dal "gioco", secondo me poco divertente, di tagliare la coda alle lucertole in giardino. La violenza in quella casa la fa da padrona.