alexyr
New member
Sinossi
ovanni ha diciotto anni, trascorsi quasi tutti a Verona, dove è nato. Una vita tranquilla, qualche amico e, ogni giorno, i lunghi allenamenti in piscina per prepararsi alle gare. Anche a casa regna la quiete: Giovanni vive solo con suo padre, notaio, in quel genere di grande appartamento abitato da due uomini che ogni donna può immaginarsi. Selvaggia ha diciotto anni, molte amiche e diversi spasimanti, vive sul mare e assapora l'estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la vita: si trasferiranno per ragioni di lavoro. Selvaggia cambierà scuola, dovrà ricominciare tutto da capo e lo dovrà fare a Verona, la città dove è nata e da cui proprio la mamma, tanti anni prima, l'aveva portata via, separandola dal padre e dal fratello gemello. Quando Selvaggia varca per la prima volta la soglia della nuova casa, Giovanni è rintanato in camera sua. Gli basta la voce di lei per capire che nulla sarà più come prima. Giovanni scopre quella voce come un regalo, ma al tempo stesso la riconosce, è un suono che vive da sempre dentro di lui: Selvaggia, la sorella perduta, è tornata nella sua vita, per sempre. Lei a Verona non conosce nessuno: solo Johnny - come lo ha subito ribattezzato - può farle da guida e tenerle compagnia nei tre lunghi mesi che devono trascorrere prima della ripresa scolastica. Selvaggia è bellissima, piena di fascino ma anche capricciosa fino allo sfinimento, croce e delizia per il fratello ritrovato. Presto tra i due si sprigiona un'elettricità, un magnetismo, un'affinità...
Ne penso. (contiene spoiler)
non ne sono entusiasta. questo libro ha una bella cover, un claim accattivante "romeo e giulietta moderni".
Dopodiche' ci troviamo davanti a una storia con qualche problema di credibilita' (e non particolarmente originali): due gemelli divisi alla nascita, che si trovano vittima di tanto priobita quanto bruciante passione l'uno per l'altra (fino alla tragica conclusione.)
Una premessa,l'autrice dimostra di avere potenziale,e',a mio avviso, solo molto acerba,si prendano alcuni cliche' di seguito:
ovviamente i gemelli sono entrambi bellissimi,atletici, ricchi e fascinosi con amici altrettanto belli e ricchi.
ovviamente, i genitori sono del tutto assenti,(altrimenti sarebbe impossibile consumare la passione)
ovviamente, a Verona nessuno li sgama mai (va beh che non e' Coldirodi frazione di Sanremo, ma non e' neppure questa metropoli tentacolare)
A tutto si agigunge un lessico che ha del forte potenziale,ma quasi fastidioso per l'uso smaccato di lessico aulico,citazioni inutili al contesto e,al contempo, slang giovanile spinto. Una nota:chiunque sia l'editor che ha mandato in stampa un libro con dentro "postea" ,merita una pena rigorosa.
Quest'opera prima lascia molto sperare per le prossime,con una scrittura piu' matura, e piu' lavoro di editing,(un ragazzo di 18 anni che sa identificare l'odore di uno shampoo ristrutturante lascia perplessi) ma come libro in se' ,a me non piace.
ovanni ha diciotto anni, trascorsi quasi tutti a Verona, dove è nato. Una vita tranquilla, qualche amico e, ogni giorno, i lunghi allenamenti in piscina per prepararsi alle gare. Anche a casa regna la quiete: Giovanni vive solo con suo padre, notaio, in quel genere di grande appartamento abitato da due uomini che ogni donna può immaginarsi. Selvaggia ha diciotto anni, molte amiche e diversi spasimanti, vive sul mare e assapora l'estate appena iniziata quando sua madre le sconvolge la vita: si trasferiranno per ragioni di lavoro. Selvaggia cambierà scuola, dovrà ricominciare tutto da capo e lo dovrà fare a Verona, la città dove è nata e da cui proprio la mamma, tanti anni prima, l'aveva portata via, separandola dal padre e dal fratello gemello. Quando Selvaggia varca per la prima volta la soglia della nuova casa, Giovanni è rintanato in camera sua. Gli basta la voce di lei per capire che nulla sarà più come prima. Giovanni scopre quella voce come un regalo, ma al tempo stesso la riconosce, è un suono che vive da sempre dentro di lui: Selvaggia, la sorella perduta, è tornata nella sua vita, per sempre. Lei a Verona non conosce nessuno: solo Johnny - come lo ha subito ribattezzato - può farle da guida e tenerle compagnia nei tre lunghi mesi che devono trascorrere prima della ripresa scolastica. Selvaggia è bellissima, piena di fascino ma anche capricciosa fino allo sfinimento, croce e delizia per il fratello ritrovato. Presto tra i due si sprigiona un'elettricità, un magnetismo, un'affinità...
Ne penso. (contiene spoiler)
non ne sono entusiasta. questo libro ha una bella cover, un claim accattivante "romeo e giulietta moderni".
Dopodiche' ci troviamo davanti a una storia con qualche problema di credibilita' (e non particolarmente originali): due gemelli divisi alla nascita, che si trovano vittima di tanto priobita quanto bruciante passione l'uno per l'altra (fino alla tragica conclusione.)
Una premessa,l'autrice dimostra di avere potenziale,e',a mio avviso, solo molto acerba,si prendano alcuni cliche' di seguito:
ovviamente i gemelli sono entrambi bellissimi,atletici, ricchi e fascinosi con amici altrettanto belli e ricchi.
ovviamente, i genitori sono del tutto assenti,(altrimenti sarebbe impossibile consumare la passione)
ovviamente, a Verona nessuno li sgama mai (va beh che non e' Coldirodi frazione di Sanremo, ma non e' neppure questa metropoli tentacolare)
A tutto si agigunge un lessico che ha del forte potenziale,ma quasi fastidioso per l'uso smaccato di lessico aulico,citazioni inutili al contesto e,al contempo, slang giovanile spinto. Una nota:chiunque sia l'editor che ha mandato in stampa un libro con dentro "postea" ,merita una pena rigorosa.
Quest'opera prima lascia molto sperare per le prossime,con una scrittura piu' matura, e piu' lavoro di editing,(un ragazzo di 18 anni che sa identificare l'odore di uno shampoo ristrutturante lascia perplessi) ma come libro in se' ,a me non piace.