Ho letto ieri notte
Un covo di vipere, l'ultimo romanzo del commissario Montalbano di Andrea Camilleri
A me la serie piace tanto, leggere Camilleri è un po' come tornare a casa tra due letture diverse, e ritrovare i personaggi abituali che mi hanno accompagnato in tante ore di lettura. Ora mi mancano solo tre romanzi con protagonista la sua creazione letteraria.
Camilleri come sempre è impeccabile nello stile e riesce a trattare un argomento veramente scottante come quello di questo libro, con la solita abilità e leggerezza, delineando come sempre in modo convincente i caratteri dei personaggi, a partire come al solito dalla vita del protagonista, narrata in un modo che fa veramente immergere nella finzione. Camilleri inserisce nella trama molto lineare elementi davvero interessanti e ottimi momenti di scrittura, riuscendo a fornire parecchi spunti di riflessione e senza rinunciare a divertire, anche se questo accade meno che in altri suoi libri. Anche in questo caso l'umanità di Montalbano prevale sui rigidi regolamenti giudiziari, e camilleri riesce a non essere mai pedante o melenso nelle riflessioni del suo protagonista. Montalbano, in questo giallo in cui la soluzione sembra a portata di mano, più che cercarla come il suo ruolo istituzionale richiederebbe, sembra allontanarla con tutte le sue forze, fino a quando l'evidenza delle prove rivela una verità che non è piacevole conoscere e che infatti pone il protagonista di fronte ad un bivio in cui non esita a scegliere una determinata via. Consigliato davvero, ma sono un po' di parte.