Baldassarre Embriaco
Sud e magia
Non sapevo che il primo bombardamento di una città aperta, fu compiuto dagli austriaci a Napoli durante la I guerra mondiale. Bertoletti era addetto alla contraerea e in quel periodo conobbe Napoli e prese coscienza della sua storia e della sua abbagliante bellezza.
Siamo nel 1920, verrà il fascismo con la sua idea di Risorgimento, epopea bellissima da studiare nei libri di scuola e questo libro di Bertoletti scomparirà.
Ci voleva coraggio per scrivere un libro del genere in quel periodo, oppure l'incoscienza della verità.
L'ho trovato in una libreria di libri usati a Napoli. Una piccola perla.
Cesare Bertoletti - Il Risorgimento visto dall'altra sponda- scriveva ad un amico:
"CREDO DI AVER COMPIUTO UN DOVERE E TALE DOVERE DOVEVO COMPIERE PROPRIO PERCHE' SONO DI FAMIGLIA PIEMONTESE ED ERA ORA CHE DA UN PIEMONTESE USCISSE LA VERITA' PER TUTTO CIO' CHE E' MERIDIONALE".
Bertoletti Cesare, figlio di piemontesi, venuto a Napoli durante la prima guerra mondiale, nella primavera del 1918, scrisse in una lettera all'amico Giovanni Artieri: "Quattro anni fa a Palermo, in uno dei miei soliti viaggi, vidi in una vetrina il libro di Mack Smith - Garibaldi e Cavour nel 1860 -; lo comprai e fu una rivelazione. Capii come i miei dubbi circa il vero e il falso della storia risorgimentale stavano trasformandosi in certezze e comprai un sacco di altri libri, mentre molti altri li avevo; e mi misi a leggerli. Mi si chiarirono le idee. Mi convinsi a scrivere una storia comparata.... le cui conclusioni non possono essere che queste: ignobili e malevoli calunnie durante più di un secolo a carico dei meridionali e balle sciocche e in malafede cantate in coro a favore dei settentrionali. Caro Artieri io credo di aver compiuto un dovere e tale dovere dovevo compiere proprio perché sono di famiglia piemontese ed era ora che da un piemontese uscisse la
verità per tutto ciò che è meridionale" (Cesare Bertoletti - II Risorgimento visto dall'altra sponda.)
Siamo nel 1920, verrà il fascismo con la sua idea di Risorgimento, epopea bellissima da studiare nei libri di scuola e questo libro di Bertoletti scomparirà.
Ci voleva coraggio per scrivere un libro del genere in quel periodo, oppure l'incoscienza della verità.
L'ho trovato in una libreria di libri usati a Napoli. Una piccola perla.
Cesare Bertoletti - Il Risorgimento visto dall'altra sponda- scriveva ad un amico:
"CREDO DI AVER COMPIUTO UN DOVERE E TALE DOVERE DOVEVO COMPIERE PROPRIO PERCHE' SONO DI FAMIGLIA PIEMONTESE ED ERA ORA CHE DA UN PIEMONTESE USCISSE LA VERITA' PER TUTTO CIO' CHE E' MERIDIONALE".
Bertoletti Cesare, figlio di piemontesi, venuto a Napoli durante la prima guerra mondiale, nella primavera del 1918, scrisse in una lettera all'amico Giovanni Artieri: "Quattro anni fa a Palermo, in uno dei miei soliti viaggi, vidi in una vetrina il libro di Mack Smith - Garibaldi e Cavour nel 1860 -; lo comprai e fu una rivelazione. Capii come i miei dubbi circa il vero e il falso della storia risorgimentale stavano trasformandosi in certezze e comprai un sacco di altri libri, mentre molti altri li avevo; e mi misi a leggerli. Mi si chiarirono le idee. Mi convinsi a scrivere una storia comparata.... le cui conclusioni non possono essere che queste: ignobili e malevoli calunnie durante più di un secolo a carico dei meridionali e balle sciocche e in malafede cantate in coro a favore dei settentrionali. Caro Artieri io credo di aver compiuto un dovere e tale dovere dovevo compiere proprio perché sono di famiglia piemontese ed era ora che da un piemontese uscisse la
verità per tutto ciò che è meridionale" (Cesare Bertoletti - II Risorgimento visto dall'altra sponda.)