La prima volta che ho sentito parlare di padre amorth è stato (se ricordo bene) nel 2001. Ero atterrato a Malpensa, era notte e dovendo guidare per alcune ore - temendo un colpo di sonno - misi la radio su una frequenza che mi tenesse sveglio: Radio Maria. C’era proprio lui, che dopo aver scaldato i motori parlando un po’ del demonio, iniziò a rispondere alle domande degli ascoltatori.
La prima era una signora di Bologna che si lamentava che nella sua città non c’erano esorcisti, e amorth le rispose che era giusto così, che era il giusto castigo per una città che votava sempre per i comunisti e che fintanto che avesse continuato su quel binario, non ne avrebbe ricevuto alcuno.
Il secondo era un abitante di un paesino sperduto della Puglia che si lamentava del nuovo parroco, infatti a quello vecchio potevano rivolgersi tranquillamente ogni volta che dovevano esorcizzare qualcuno, mentre quello nuovo li mandava via dicendogli che erano dei selvaggi. amorth rispose che in tal caso dovevano rivolgersi al vescovo, che in quanto tale poteva compiere esorcismi in ogni momento, ma pare che anch’egli la pensasse come il nuovo parroco, perciò amorth iniziò a dire che se in Italia era pieno di maghi era per colpa dei vescovi che non facevano più esorcismi, e che per fare le cose a modo ci sarebbe voluto un esorcista per parrocchia.
Il terzo era un altro bolognese che voleva dar manforte alla signora di prima spiegando che a causa delle privazioni subite dai bolognesi, lui era costretto a recarsi dall’esorcista di Modena due volte alla settimana, col demonio di fianco che non lo lasciava guidare in pace (sic!).
La quarta fu una ragazzina che raccontò la storia di un’amica (ovviamente parlava di se stessa in terza persona) quattordicenne che aveva avuto un fidanzato e che da quando si erano lasciati non smetteva di avere visioni demoniache ed erotiche. amorth le chiese se aveva qualche suo ricordo e lei disse di sì: una collanina. Fu allora che tutto diventò chiaro: era vittima di un talismano demoniaco, perciò doveva disfarsene immediatamente, ma non gettandolo nella spazzatura e tantomeno buttandolo nel wc (poiché poteva restare incastrato nel sifone e continuare ad esercitare il male di nascosto – giuro: parole testuali), bensì bruciandolo.
La quinta fu una signora che raccontava che il demonio la spingeva al suicidio e che il medico l’aveva imbottita di psicofarmaci, che sì che le toglievano la voglia di suicidarsi, però anche quella di lottare contro il demonio: amorth le consigliò di smettere le medicine.
La quinta fu una signora in lacrime che raccontava che suo figlio era posseduto dal demonio, che lei era quasi riuscita ad esorcizzarlo, ma proprio sul più bello le maestre di scuola l’avevano denunciata e il giorno dopo i servizi Sociali sarebbero venuti a prenderselo. amorth le disse che purtroppo il demonio a volte ricorreva anche alle Istituzioni come la scuola o gli assistenti sociali.
A questo punto spensi la radio che di sicuro sarei rimasto sveglio per un bel po’.
Da secoli, in Occidente, anche se sono stati vagliati decine di migliaia di omicidi e crimini vari, nessun giudice è riuscito ad imputarne uno solo al demonio. In compenso, migliaia di omicidi sono stati imputati a pazzi seguaci di sette sataniche o squilibrati che in nome di dio volevano estirpare il demonio dal figlio o dalla moglie: forse, prima di avallare certe scemenze, la chiesa farebbe bene a pensarci due volte.
La stessa cosa accade con la psichiatria: scova schizofrenici, paranoici, sadici… ma mai un demonio, nemmeno uno piccolo così, e sì che tra pentotal ed elettroshock scavano a fondo per benino.
Invece, nei secoli bui, quando bruciavano gatti e streghe, i tribunali – soprattutto quelli ecclesiastici - di indemoniati ne trovavano a iosa.
Chi si definisce credente non può non credere all'esistenza di Satana. Satana esiste in quanto esiste Dio.
Tutti quelli (e ne conosco tanti...) che dicono:"io credo in Dio ma non nel Diavolo"
non sono cristiani...
...
Non vedo perché un cristiano debba credere a queste panzane: avere fede in qualcosa di soprannaturale – benchè sia un gesto irrazionale – non implica bersi proprio tutto ciò che viene dopo: uno può credere che esista un Dio, e poi che magari il suo volere si manifesti attraverso gli atti caritatevoli di Gesù Cristo, e che San Francesco è stato un esempio a seguire… ok, tutto lecito e rispettabilissimo, ma quando in nome del proprio dio si incita ai malati a non curarsi si va parecchio oltre quel rispetto a cui ci si appella quando (ormai) non si sa più cosa dire.
Il fatto che (almeno) un prete e un vescovo pugliesi la pesnsino come me, mi conforta, ma per fortuna non sono gli unici.
In un'altra discussione si parlava dell’opportunità di avere o meno preconcetti che ci portino a bollare certi libri senza nemmeno averli letti, e io dissi che li avevo e feci l’esempio dei libri sugli angeli, sugli oroscopi e l’ufologia.
Be’, per me l’opera omnia di amorth, pur non avendola letta, è una schifezza peggio delle precedenti, perché almeno gli ufologi hanno la decenza di non sconsigliare la medicina ufficiale a persone evidentemente malate e bisognose di cure che lo l'Assistenza Sanitaria dello Stato già offre, perciò, non potendogli affibbiare uno zero, non lo voto nemmeno.
Per me amorth vale quanto wanna marchi, niente di più e il fatto che la chiesa non lo sbatta fuori, dovrebbe dar da pensare.