E' un discorso molto complesso che non deve essere assolutamente generalizzato ma va affrontato caso per caso.
Penso che spesso dipenda anche dall'educazione di chi ti chiede qualcosa.
Davanti al mio solito supermercato c'e' un signore (sempre lo stesso) che chiede l'elemosina. Non e' invadente, sorride, apre la porta del supermercato quando qualcuno entra e soprattutto quando qualcuno esce carico di spesa. Non insiste, non e' invadente. L'ho praticamente adottato. Una monenta non gliela si nega. Penso che anche l'educazione sia fondamentale.
Mi e' capitato gente che mi chiedesse solsi per mangiare. Se ho qualcosa da mangiare preferisco dargli del cibo. Se ha veramente fame e' la cosa migliore. Se vuole i soldi perche' deve portarli al suo magnaccia allora non glieli do'.
Mi irrita chi e' insistente, chi vedi sempre e costantemente tutti i giorni negli stessi posti e ti chiede sempre le stesse cose, l'elemosina costantemente e non e' mai contento.
Mi irrita chi insiste per venderti qualcosa. Capisco che sono dei poveracci, ma spesso se non insistessero, la gente sarebbe piu' bendisposta. Quando sono in centro e vedo gente di colore che vuole vendermi dei libri mi spiace non comprarli, ma se non esagerassero, non iniziassero a pedinarmi, a chiedermi perche' non compro qualcosa, forse sarei piu' bendisposto, invece se riuscissero a metterti in mano un libro, un oggetto qualsiasi che vendono, poi e' praticamente impossibile riuscire a restituriglielo senza comprarlo. Quando mi vedono in giro che non chiedo nulla a nessuno, stanco dopo una giornata o una settimana di lavoro, iniziano a salutarmi, li saluto ed iniziano a dirmi perche' non sorrido, perche' non parlo, perche' non li ascolto, io mi chiudo a riccio e mi irrito, se invece esponessero i loro libri sarei incuriosito a sfogliare qualche pagina, magari la prima volta non comprerei nulla, la seconda ci penserei, la terza magari comprerei un libro o forse due. Invece li evito e cerco di scappare.
Penso che noi occidentali siamo fortunati, che ci sia gente molto sfortunata, che ha veramente bisogno, ma penso anche che ci sia tantissima gente che sfruttando questo dato di fatto ne approfitti per chiedere, per insistere, non si impegni a cercarsi un lavoro, pensi che sia piu' facile rompere le scatole alla gente chiedendo soldi. Ma poi mi chiedo se sia cosi' facile per loro trovare un lavoro, visto che di lavoro ce ne e' sempre meno per tutti.
Non so qualie sia il reale confine, non so quale sia la linea che separi esattamente cio' che sia giusto da cio' che sia ingiusto (osion kai anosion), ammesso che esista un confine. Penso che sia sbagliato che certi insistano irritando la gente onesta che fa fatica ad arrivare a fine mese, penso anche che spesso la gente onesta che fa fatica ad arrivare a fine mese, spesso stia comunque meglio di molti poveracci, realmente poveri che chiedono aiuto. Sono stato in Egitto, in Tunisia, in Kenya in Tanzania, in Madagascar ed ho visto gente poverissima che ha problemi molto piu' importanti di quelli che abbiamo noi che spesso discutiamo su quali scarpe comprare, se cambiare l'iphone o comprare un Samsung, se comprare abiti Armani o Dolce e Gabbana. I problemi nostri sono spesso futili, i loro sono questione di vita o di morte. A volte mi vergongo sinceramente (dopo aver girato un pochino il mondo, ma poi anch'io spesso mi comporto da occidentale e mi lamento perche' devo rimandare l'acquisto dell'automobile nuova di alcuni anni).
Penso pero' che dietro a reali poveracci ci siano molti disonesti (e molti poveracci ricattati da disonesti) che se ne approfittino screditando una categoria che ha realmente bisogno e che esasperino chi lavorando fa veramente fatica ad arrivare a fine mese lavorando e lottando contro una situazione che spesso e' sempre piu' sfavorevole per tutti.
Per concludere e semplificare. Sono contrario a chi pensa che il mondo si divida in giusti e disonesti, in chi ha ragione e chi ha torto, in bianco e nero, in santi e peccatori eccetera, eccetera. Penso che ci siano tantissime aree di grigio che e' difficile valutare e spesso non e' semplice dare un parere oggettivo.
Chi pensa di aver ragione sempre e comunque non rientra nelle persone che stimo. Credo che i problemi non siano cosi' semplici da valutare, fermo restando il fastidio che comunque uno prova in tutte queste situazioni.
Solo i nostri politici che si dividono in destra o in sinistra hanno le idee chiare su come risolvere i problemi dividendo i giusti dagli ingiusti, gli italiani dagli extracomunitari, dal resto dell'europa, il nord dal sud, eccetera eccetera, promettendo miracoli senza aver mai risolto qualcosa negli ultimi vent'anni se non sparando proclami e slogan inutili.
Io non so farlo e mi chiedo sempre cosa sia giusto o ingiusto, chi abbia ragione e chi non abbia ragione. Non sempre e' facile deciderlo, spesso e' piu' semplice scandalizzarsi e fare i benpensanti ed i perbenisti ssparando sentenze e giudizi.