15° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Inserisco la terza proposta :)

Ho scordato, per prima, la tua voce
di Pedro Salinas

Ho scordato, per prima, la tua voce.
Se tu ora qui passassi, al mio fianco,
domanderei: “Chi è?”.
Poi mi sono scordato il tuo passo.
E non so più se nel vento
si scansa un fantasma di carne,
se sei tu.
Ti sei sfogliata tutta lentamente
prima che fosse inverno:
il sorriso, lo sguardo, il colore
del tuo vestito, il numero
delle tue scarpe. E ancora
ti sei sfogliata:
hai perduto la carne, il tuo corpo.
E m’è rimasto solo,
di te, le sette lettere del nome.
E tu tenti di vivere,
agonizzando disperatamente,
in loro, anima e corpo.
La linea del tuo scheletro,
la tua voce, il tuo riso, sette lettere.
Loro. E a dirle sono
ora il tuo corpo, ormai.
E mi sono scordato del tuo nome.
Se vanno separate sette lettere
non si può riconoscerle.
Passano i tram gli annunci: lettere
s’accendono a colori della notte,
vanno su buste dicendo
altri nomi.
E tu finirai lì
già disciolta, disfatta, inesistente.
Sarai tu, il tuo nome, che eri tu
in sospensione dentro scialbi cieli
in una gloria astratta d’alfabeto.

 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Che successone questa poesia :mrgreen: Per ora non ho voglia di commentarla nemmeno io che l'ho proposta :mrgreen: Ma lo farò :wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il suono di quel "ti sei sfogliata" non mi piace, ma rende bene l'immagine di una persona che piano piano, nella nostra mente, diventa sempre più evanescente, fino quasi a scomparire, finché la voce, i tratti del volto, il corpo, tutto diventa sempre più sfocato, finché anche il nome di lei non ha più alcun significato, "gloria astratta d'alfabeto". Non la trovo particolarmente dolce come suono o come effetto, ma efficace, vera, mi ci ritrovo.
 

Nerst

enjoy member
dimenticare a volte sembra impossibile, ma questa poesia rende reale ciò che invece succede in particolari momenti della vita.
La poesia mi fa chiedere: si dimentica prima il nome o prima il volto?
Qui il nome è la prima cosa che si affievolisce nella mente, una parola che lega il volto ad un suono. E' così nostalgica che mi fa sentire quasi fragile, perchè dimenticare è perdere, e ti accorgi di aver perso un ricordo quando un suono, un profumo o un tocco ti riporta alla mente qualcosa di sbiadito, a cui non riuscirai più a dare forma.
Bella
 

Nerst

enjoy member
guarda, non so, credo però che la voce sia quel qualcosa che , come ho cercato di spiegare, resta nella mente.
Ti racconto quello che mi è successo proprio tre giorni fa: ero al mercatino con mia madre e le stavo parlando,, quando d' improvviso si avvicina una nostra vecchia conoscenza con la quale da anni non ci vedevamo e mi dice: "ti ho riconosciuta dalla voce". Quell' essere riconosciuta è l' impronta del ricordo, la voce forse assieme agli occhi è ciò che non invecchia....e non si dimentica
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
guarda, non so, credo però che la voce sia quel qualcosa che , come ho cercato di spiegare, resta nella mente.
Ti racconto quello che mi è successo proprio tre giorni fa: ero al mercatino con mia madre e le stavo parlando,, quando d' improvviso si avvicina una nostra vecchia conoscenza con la quale da anni non ci vedevamo e mi dice: "ti ho riconosciuta dalla voce". Quell' essere riconosciuta è l' impronta del ricordo, la voce forse assieme agli occhi è ciò che non invecchia....e non si dimentica

Però il poeta dice "Ho scordato, per prima, la tua voce"...nemmeno io lo condivido tanto. Dopo tanti anni senza vedere una persona che per me era stata importante, ho sentito una voce in un negozio e ho pensato "Caspita, identica alla voce di...se avessi sentito all'improvviso anni fa questa voce, sarei andata subito a vedere se era lui..."...dopo qualche minuto questa persona è sbucata in mezzo agli scaffali :mrgreen:
 

maclaus

New member
Stavolta sarò brutale: questa poesia mi è indigesta. Non la commento semplicemente perchè è brutta...
(scusatemi, ma sto facendo gli esercizi spirituali e uno di questi mi impone di dire sempre la verità, anche quando a qualcuno non può far piacere...):wink:
 

bouvard

Well-known member
Però il poeta dice "Ho scordato, per prima, la tua voce"...nemmeno io lo condivido tanto. Dopo tanti anni senza vedere una persona che per me era stata importante, ho sentito una voce in un negozio e ho pensato "Caspita, identica alla voce di...se avessi sentito all'improvviso anni fa questa voce, sarei andata subito a vedere se era lui..."...dopo qualche minuto questa persona è sbucata in mezzo agli scaffali :mrgreen:

Forse voi parlate di una voce che non ascoltate da anni, ma quando vi capita di riascoltarla la riconoscete, perciò vi sembra di non averla mai dimenticata, invece, il poeta forse parla di una voce che non ha più riascoltato e perciò pensa di averla dimenticata... :? ... è un'ipotesi :?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Scusate il ritardo ...ecco a voi la quarta proposta!!! :D

Farò della mia anima
uno scrigno per la tua anima
del mio cuore una dimora per la tua bellezza
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la Primavera,
e vivrò in te
la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane.
Ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta la storia delle onde.

Lord Byron
 

Nerst

enjoy member
Questa poesia mi piace oltre ogni misura.
Sono dolcissime parole, perché trascendono un solo desiderio, quello di amore e protezione. L' amato prega la sua donna di dargli la possibilità di custodire la sua anima, la sua bellezza, le sue pene, prendendosi tutto il peso di ciò che potrebbe affliggerla. Si vuol far carico lui delle pene, affinché ella possa avere il cuore leggero.
La frase vivrò in te racchiude tutta la passione, la stessa che nasce dal petto e resta lì finchè a darle sfogo non sarà un bacio e si può pronunciare un nome fino a renderlo sottofondo della propria vita e si può ascoltare l' anima fino a rendersi consapevoli che quel linguaggio è il solo che si può parlare.
Un nome...un' anima...un sospiro...un unico essere...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Bella poesia d'amore ... mi viene in mente La cura di Battiato, anche se pare che non sia una canzone d'amore...
Però sono in fase cinica, perciò non riesco a godermela appieno, non so, mi lascia scettica :mrgreen:
Proverò a rileggerla più in là. Non discuto la bellezza dei versi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossima poesia ... e ultima, salvo imprevisti :mrgreen:

Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...

Gabriele D'Annunzio
 

Nerst

enjoy member
Altra poesia tenerissima, ode all' amore.
Una sola richiesta è fatta tra le righe "rimani" detto sottovoce quasi, esprime il desiderio di necessità dell' altro. Ogni pensiero parla di chi si ama, perché è naturale che i sogni vedano come oggetto centrale di chi li fa, colui o colei di cui non si può pensare di smettere di amare. Rimanere è riposare sul petto di chi apre le braccia per tenere stretto.
Questa poesia è una richiesta, quella che viene fatta sottovoce a chi è la gioia dell' anima di chi ama.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Scusate il ritardo ...ecco a voi la quarta proposta!!! :D

Farò della mia anima
uno scrigno per la tua anima
del mio cuore una dimora per la tua bellezza
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la Primavera,
e vivrò in te
la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane.
Ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta la storia delle onde.

Lord Byron

quoto Nerst, ma non posso negare di provare un vago scetticismo, come ventilato da Ale.
nel mio caso si tratta della forma espressiva che non mi convince. il contenuto, l'essenza, è certo molto bello e romantico, tanto più quanto semplice nelle parole.
semplicità che al primo impatto suggerisce una forte spontaneità, proprio in quanto tradotta con termini e pensieri e concetti base, molto affini all'istintualita', all'atavico rapporto con la natura.
ma proprio qui percepisco una vaga stonatura, come di artifizio, di preparazione a tavolino ben congegnata e premeditata, diretta volutamente a quel risultato, effetto.
come di parole che il dongiovanni propina teatralmente in ginocchio dinnanzi alla dama per intenerirla e conquistarla.
con l'effetto di farmi percepire una certa utilitaristica costruzione poetica quasi meccanica e in fondo povera in realtà di vero sentimento.
proprio quel sentimento che dovrebbe arrivare al cuore, e pare invece più mirato all'alcova.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Prossima poesia ... e ultima, salvo imprevisti :mrgreen:

Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...

Gabriele D'Annunzio

molto romantico, di un amore fiero ed essenziale, quasi allo stadio dei valori umani primordiali.
sfrondato di complicazioni filosofiche e smancerie strappalacrime.
un linguaggio che però pare sotto troppi aspetti caratteristico di un maschio...
ecco perché poi mi lascia perplesso quel "venuto a me".
con la o.
siamo di fronte, se ho letto bene, ad una poesia che rivendica pari dignità al sentimento omosessuale.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
La penso come Hot riguardo alla rivendicazione della pari dignità dell'amore omosessuale. La poesia sembra molto semplice, forse anche troppo ma, vista sotto questo aspetto, cambia completamente significato e acquista, se vogliamo, anche una rilevanza "sociale".
 
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