bouvard
Well-known member
Parto subito col dire che mentre leggevo questo libro nella mia mente si sono affollate tutta una serie di domande, e quando ho finito di leggerlo e le domande hanno trovato finalmente una risposta, con mia grande sorpresa mi sono accorta che quelle risposte non mi soddisfacevano per niente, e anzi creavano a loro volta altre domande.
Un cantante lirico famoso cade in disgrazia dopo aver perso la voce, tanto da dover andare a chiudere la sua carriera in Messico, dove sono di palato poco fine e si accontentano facilmente, un po' come i calciatori famosi che a fine carriera vanno a giocare negli States o in Giappone per intenderci. A questo punto la mia mente, ma suppongo quella di ogni lettore,ha cominciato a macinare possibili spiegazioni sulla perdita della voce, e sul mistero che quest'uomo si portava dietro, ed ho pensato alle motivazioni più assurde. Ma non assurde quanto quella fornita da Cain.
Ok essere gay causa molti problemi non lo nego, e negli anni trenta - il libro è stato scritto nel '37 - sicuramente era molto peggio, ma che il fatto di amare un altro individuo del proprio stesso sesso possa causare la perdita della voce a me sembra una spiegazione assurda, illogica e priva di ogni fondamento.
Il libro è strano a tratti sembra una commedia teatrale, a tratti una dissertazione sulla musica classica, a tratti un noir-rosa, senza riuscire a decidersi per nessuna delle tre, finendo col lasciare interdetto il lettore.
Se non avete mai letto Cain e volete leggere qualcosa di suo vi consiglio di non iniziare con questo libro.
Un cantante lirico famoso cade in disgrazia dopo aver perso la voce, tanto da dover andare a chiudere la sua carriera in Messico, dove sono di palato poco fine e si accontentano facilmente, un po' come i calciatori famosi che a fine carriera vanno a giocare negli States o in Giappone per intenderci. A questo punto la mia mente, ma suppongo quella di ogni lettore,ha cominciato a macinare possibili spiegazioni sulla perdita della voce, e sul mistero che quest'uomo si portava dietro, ed ho pensato alle motivazioni più assurde. Ma non assurde quanto quella fornita da Cain.
Ok essere gay causa molti problemi non lo nego, e negli anni trenta - il libro è stato scritto nel '37 - sicuramente era molto peggio, ma che il fatto di amare un altro individuo del proprio stesso sesso possa causare la perdita della voce a me sembra una spiegazione assurda, illogica e priva di ogni fondamento.
Il libro è strano a tratti sembra una commedia teatrale, a tratti una dissertazione sulla musica classica, a tratti un noir-rosa, senza riuscire a decidersi per nessuna delle tre, finendo col lasciare interdetto il lettore.
Se non avete mai letto Cain e volete leggere qualcosa di suo vi consiglio di non iniziare con questo libro.