Wenders, Wim - Alice nelle città

elisa

Motherator
Membro dello Staff
[FONT=&quot]Felix Winter rientra in Germania dagli Stati Uniti, senza il reportage che doveva realizzare, ma solo con un pacco di foto Polaroid. All'aeroporto si vede affidare la figlia di una sua connazionale, che promette di raggiungerli in patria il giorno dopo. L'uomo e la bambina incominciano così un viaggio (la madre nel frattempo non dà più notizie di sé) alla ricerca della casa della nonna. [/FONT]

Un viaggio di formazione e di trasformazione per il protagonista del film che attraverso il rapporto con la ragazzina riscopre emozioni, senso delle cose e motivazioni. Dalla Carolina del Nord a Monaco di Baviera il mondo cambia agli occhi dell'uomo, da una desolata solitudine a una calda complicità. Wenders in questo film è spoglio, essenziale, privo di retorica, quasi rosselliniano, film segno dei tempi, impensabile da realizzare oggi con la stessa purezza e ricerca. Film consigliato a tutti.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Dal Cineforum

E' vero, come dice elisa questo è un film essenziale, quasi scarno nella forma - considerato anche il bianco e nero e la presenza di due soli personaggi - ma ricco di significato.
Anche qui, come in Dio esiste e vive a Bruxelles, c'è una bambina, che un po' somiglia a Ea, e che, anche in questo caso, illumina il cammino di qualcuno: il viaggio, reale e interiore, di un uomo che non riusciva più a trovare se stesso e il senso della vita. Alice, che per forza di cose è già, a 9 anni, fin troppo sveglia e matura, trasporta il protagonista attraverso diverse città, da un certo punto in poi alla ricerca di una nonna che non si capisce se sia reale o inventata, e ogni tappa è un passo avanti nella consapevolezza di se stesso.
Da vedere, molto bello, toccante e visivamente interessante.
 
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