Le signorine Devoto sono tre ultrasettantacinquenni tutte casa, chiesa e pettegolezzi che vivono in un quartiere genovese degli anni '50, Sestri Ponente. Santa, la più giovane, scrive lettere a un fidanzato inesistente e sogna a occhi aperti; Mariannin inizia a perdere qualche colpo; la vera guida della famiglia è la non vedente Siria, dotata di buon senso e spirito autoritario. Il quartiere è frequentato prevalentemente da personaggi simili a loro: uomini e donne anziani molto interessati alla vita e ai fatti degli altri. C'è la domestica Elvira, che vive in un mondo tutto suo; la cugina Iolanda con il figlio Stefano, una delle poche persone sotto i sessanta viventi nel quartiere, insieme a Gabriella, la giovane farmacista inquilina delle Devoto; altre anziane signore che spesso si riuniscono nel salotto delle Devoto, ma non oltre le sette del pomeriggio, ora in cui si cena! Sembra che non succeda niente in questo quartiere, ma è davvero così?
Ho scoperto questo libro e questo autore per puro caso, leggendo l'anteprima sull'e-reader.
Un lungo racconto molto gradevole, garbato e sottilmente ironico, personaggi tratteggiati in modo che dopo le prime righe nessun lettore possa più dimenticarseli, un ambiente simpatico, insolito, familiare per chi ha avuto modo di vivere in paese o in quartieri popolati da anziani, e tante nostrane Miss Marple
perchè, sì, a un certo punto il libro si tinge di giallo, e le donne, con la loro impeccabile organizzazione, si mostreranno perfette detective. E qui sorge la domanda: è sempre bene farsi i fatti propri?
Lo consiglio e credo che leggerò anche altri libri di questo scrittore.
Ho scoperto questo libro e questo autore per puro caso, leggendo l'anteprima sull'e-reader.
Un lungo racconto molto gradevole, garbato e sottilmente ironico, personaggi tratteggiati in modo che dopo le prime righe nessun lettore possa più dimenticarseli, un ambiente simpatico, insolito, familiare per chi ha avuto modo di vivere in paese o in quartieri popolati da anziani, e tante nostrane Miss Marple
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