se si riesce a sospendere il giudizio sulla presenza di scimmie assassine addestrate nel cuore dell'Africa (in invisibile c'è uno spoiler) il libro è intrigante.
Fosse solo quello... c'è molto di più su cui "sospendere il giudizio" in effetti: si potrebbe dire che se a Crichton la Scienza gli da' un dito, lui si prende tutto il braccio

. Qui in particolare lui, sulla base di alcuni esperimenti (veri) sull’intelligenza animale, si inventa una gorilla (Amy) perfettamente cosciente di sé e degli altri e che, anche se naturalmente non allo stesso “livello”, sa ragionare e comunicare come un essere umano.
In realtà, quegli esperimenti hanno dato esiti incerti, e la scienza è ancora molto lontana da trovare prove inequivocabili che gli animali pensino e sappiano di vivere:
“Numerose ricerche dimostrano che molte specie animali sono in grado di produrre comportamenti intelligenti, anche se è difficile e spesso fuorviante paragonare l'intelligenza animale a quella umana. Secondo una prospettiva evoluzionistica ogni specie vivente sviluppa quelle facoltà (intellettive e non) che gli sono più utili nell'adattamento all'ambiente in cui vive. In generale, quanto più un ambiente è stabile, tanto più un istinto innato fornirà strategie adattive migliori, mentre quanto più un ambiente è mutevole, tanto più favorirà quelle specie in grado di risolvere problemi nuovi, le quali svilupperanno perciò forme più sofisticate di intelligenza. Facoltà ritenute intelligenti come la memoria, la comprensione della grammatica e la capacità di riconoscere se stessi sono state dimostrate in molte specie, tra cui mammiferi e uccelli, e persino gli insetti mostrano talvolta comportamenti sociali estremamente complessi. Per quanto riguarda il linguaggio, che è un aspetto fondamentale dell'intelligenza umana, i tentativi di trasferire a specie non umane le competenze linguistiche hanno ottenuto successi limitati e piuttosto controversi, essendo basati soprattutto su casi singoli (come quelli celebri di Kanzi e Washoe) piuttosto che su studi sistematici con campioni di adeguata numerosità. Inoltre questi studi peccano spesso di di antropocentrismo, in quanto, più che verificare le capacità cognitive di suddetti animali, hanno cercato di trasferire ad essi una competenza essenzialmente umana.”
(da
http://it.wikipedia.org/wiki/Intelligenza_(psicologia))
Tuttavia, non va dimenticato che questo è un romanzo di fantascienza, per cui, secondo me, anche in considerazione dell’ottimo risultato, si possono perdonare all’autore questi voli di fantasia (a patto di ricordarsi sempre che è solo un romanzo)
