A.A. V.V. - Ombre. Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Trama:
Il diner più famoso d'America, con la sua vetrata piena di luce contro il buio della notte. Una sigaretta fumata di fronte a una finestra aperta, lasciando che il sole penetri nelle ossa. Una coppia separata da una noia invincibile. Un cinema mezzo vuoto dove una donna aspetta l'uomo che ama. Edward Hopper immortalava frammenti di vita invitando chi guarda a immaginare il resto. Gli autori di questa antologia hanno dato loro respiro e ne è uscita una raccolta di testi - noir ma non solo - pieni di grazia e realismo, in cui a prendere corpo sono i personaggi dei dipinti. In tutti, come nei quadri che li ispirano, la scena americana svela il suo volto magico e oscuro, la sua struggente verità.

Commento:
Ovviamente, io i dipinti non li posso vedere, di conseguenza non posso stabilire se i racconti siano pertinenti con essi o meno. Però dico che ho trovato ammirevole l'idea di questa raccolta e mi sono piaciuti tantissimo quasi tutti i racconti. La qualità è davvero alta e in più di un caso sarebbe stato molto interessante che il racconto venisse ampliato, è stato un grandissimo dispiacere aver dovuto abbandonare alcune situazioni sul più bello. Tanto mistero e tanta inquietudine, ma non solo, questa raccolta ci regala anche una bellissima leggenda e ci fa assistere ad una famiglia che si riunisce dopo quasi quarant'anni.
Incredibilmente ansiogeno il racconto di King, a cui come sempre basta un niente per far scendere i brividi lungo la schiena.
Ho voluto leggere questa raccolta per il racconto di Deaver e non è che mi abbia proprio deluso, la sua idea è stata mozzafiato come sempre, però la scelta di narrare la vicenda sotto forma di lettera l'ha penalizzata, sarebbe stato molto più d'impatto assistervi mentre questa si svolgeva, e io non perdo la speranza che la sviluppi meglio in un prossimo futuro.
 
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