De Luca, Erri - Morso di luna nuova

Eve

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"Napoli, estate del '43, il cielo non appartiene più alla città, ma ai bombardieri alleati. A luglio il fascismo collassa; in agosto le truppe alleate si avvicinano e a Napoli s'incattivisce l'occupazione tedesca; a settembre la resa dell'esercito italiano, rastrellamenti e deportazioni di uomini: la città sta nella tenaglia di due eserciti, uno dentro e uno fuori. Qui si svolge la vita di nove persone in quell'estate. Età, mestieri e storie differenti, compresse in un assedio, rompono le distanze tra loro e vanno insieme, prima al passo, poi fino al galoppo. La macchina della storia maggiore si chiude a sacco sulle vite individuali, ma ci sono sussulti in cui le singole esistenze spezzano la camicia di forza e inventano la libertà."

Ambientato in un periodo buio della storia italiana, questo libro ci parla di paura e di speranza, di dolore e di voglia di tornare a vivere e sognare. Pur essendo un testo teatrale, e quindi forse inadatto ad essere apprezzato in modo completo su carta, è un libro molto bello, emozionante, coinvolgente...di quelli capaci di tenere incollato il lettore pagina dopo pagina fino alla fine.
 
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