Bailey, Anna - Chi ha peccato

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
È notte fonda quando Emma lascia la sua migliore amica Abigail alla festa alle Tall Bones, il ritrovo nel bosco in cui si danno appuntamento gli adolescenti della cittadina di Whistling Ridge, in Colorado. È l’anno del diploma ed Emma è convinta, come la maggior parte delle ragazze della sua età, che la loro vita sia solo all’inizio. Invece entro la fine della settimana il volto di Abigail sorriderà dai volantini attaccati ai pali del telefono e alla bacheca della chiesa, oscillando nella brezza delle Montagne Rocciose. Samuel Blake, il padre di Abi, perlustrerà il bosco con la polizia urlando invano il nome della figlia. Suo fratello Noah strofinerà via le macchie di fango dai jeans fino a scorticarsi le mani ed Emma nasconderà sotto il letto l’acqua ossigenata con cui avrebbe dovuto tingere i capelli dell’amica. Dolly, la madre di Abi, riuscirà solo a fissare la grande croce sul muro di casa, fumando una sigaretta dopo l’altra, terrorizzata all’idea che sia già troppo tardi per fermare la catena di eventi che si è innescata. Tutti hanno dei segreti a Whistling Ridge. Tutti hanno peccato, come tuona ogni domenica dal pulpito il pastore Lewis. Ma cosa è successo ad Abi? Chi è il vero colpevole? Può succedere di tutto in questa polveriera di rabbia e risentimento, basta solo una scintilla: la verità su quella maledetta notte alle Tall Bones. Con un ritmo fulminante e una sapiente costruzione della suspense, Anna Bailey porta a galla le dinamiche di certe piccole e claustrofobiche città di provincia, dove ogni tipo di diversità è bandito. E capitolo dopo capitolo, inchioda il lettore in un gioco micidiale di sospetti e bugie, fino all’ultima pagina.

E se vi dicessi che ho realizzato che questo libro era un thriller solamente quando l'ho letto fra le etichette di Ibs? E se vi dicessi che la cosa mi ha così favorevolmente colpita da far acquistare ulteriori punti alla storia che – per inciso – comunque non ne aveva bisogno? Ho letto Chi ha peccato a scatola chiusa, non conoscevo la trama, l'ambientazione, l'autrice, nulla… mi ha incuriosito il titolo. Una volta cominciato a leggere non mi sono più fermata: è una storia tragica e appassionante che mi ha sorpresa. In primis mi ha colpito il fatto di non sapere quando la trama fosse collocata nel tempo: il libro è del 2021, ma la storia potrebbe essersi svolta oggi come decenni fa… ovviamente è uno stratagemma più che voluto, a parer mio, e leggendo capirete bene quale messaggio voleva dare l'autrice. Poi ho apprezzato quel senso realistico e disturbante di claustrofobia, di torbido, di colpa che si respira in tanti romanzi ambientati nella provincia – in una delle province del mondo – in cui l'anonimato non esiste e si è sempre pronti a ficcare il naso nelle storie segrete degli altri piuttosto che guardare il proprio orticello o, ancora meglio, fare qualcosa per aiutare chi è in difficoltà. Inutile dire che i giudizi, le arringhe, le invettive la fanno da padrone ed attecchiscono fertili e rigogliosi i semi dell'odio e dell'intolleranza che, quando una ragazzina scompare, sono quindi acuiti esponenzialmente ogni ora che passa senza ritrovarla. Logico, dunque, che un piccolo paesino di provincia possa diventare l'anticamera dell'inferno, specie se il padre della ragazza scomparsa non è noto per la sua mitezza e pazienza. Chi non ha peccato scagli la prima pietra… ah, se qualcuno pensasse ai propri peccati invece di giudicare senza attenuanti quelli altrui! Ah, se qualcuno, vedendo una famiglia in difficoltà, avesse fatto qualcosa per fermare la sua lenta ma inesorabile distruzione… Ah, quante cose si possono dire a posteriori e quanto poco contano i "se". Chi ha peccato è un libro importante, un po' thriller un po' romanzo di formazione, che fa riflettere sull'importanza di non giudicare, di non odiare gli altri, è un libro che va letto anche se a tratti disturba, è un libro intenso scritto da una giovane scrittrice esordiente che dimostra tuttavia una bravura insospettata e gradita. Una buona lettura… per tutti, credenti e non.
 
Alto