Caldwell, Erskine - Il piccolo campo

ayuthaya

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Siamo nella Georgia dei primi anni Trenta, nel pieno della "febbre dell'oro" che colpisce anche Ty Walden e la sua famiglia, composta dai figli maschi Shaw e Buck, dall'avvenente moglie di quest'ultimo, Griselda, e dalla figlia minore Darling Jill, sessualmente disinibita. Altri due figli hanno messo su famiglia propria e cambiato città: Rosemund si è sposata con Will Thompson, operaio in una fabbrica di cotone, e Jim Leslie ha fatto carriera e si è arricchito, finendo per rinnegare del tutto la sua famiglia di origine.

Come si è detto Ty Ty è vittima da quasi quindici anni della "febbre dell'oro", per colpa della quale anno dopo anno ha deciso di ridurre fin quasi ad annullare lo spazio dedicato alla coltivazione del cotone, convinto com'è che il suo terreno nasconda un filone d’oro. Ma poiché finora il prezioso metallo non è mai stato trovato, Ty Ty si trova sempre più in difficoltà, non potendo nemmeno più contare sui guadagni del raccolto. D'altra parte l'uomo, di una fede tutta sua ma sincera, ha deciso di dedicare un pezzo del suo terreno al Signore, con la promessa di destinare alla Chiesa i proventi del raccolto e di tutto ciò che dovesse contenere, salvo poi spostarlo ogni volta che si appresta a scavare una nuova buca, nel timore che in esso si trovi il famoso filone e sia costretto a fargli fare la stessa fine.

Vi è indubbiamente molta ironia in tutto ciò, come vi è ironia nei ripetuti atteggiamenti ed espressioni di alcuni personaggi; in questo senso il più comico - "questo è poco ma è sicuro" - è il grasso e pigro Pluto Swint, amico di famiglia e pretendente di Darling Jill, che continua a proclamare di dover fare il giro degli elettori per assicurarsi il posto di sceriffo e alla fine non si muove mai di lì.
Tuttavia questa ironia non sconfina mai nel grottesco o nel sarcastico. A differenza di ciò che accade in La via del tabacco, i personaggi non si degradano fino al ridicolo e mantengono una loro dignità persino nella tragedia. Ty Ty è molto diverso dal capofamiglia dei Lester, stolto e inconcludente; nonostante l'ignoranza e la caparbietà, nonostante le sue "larghe vedute" in fatto di fedeltà coniugale e libertà sessuale, Ty Ty è un uomo che ha capito la vita, un "uomo vero", come riconosce alla fine Griselda. La moglie di Buck, benché sia quasi sempre in disparte, è uno dei personaggi chiave del romanzo, una donna che deve continuamente "proteggersi" dalle avances che la sua prorompente bellezza non può fare a meno di provocare in qualsiasi uomo che la guardi, ma che alla fine ci sorprenderà per l'acquisizione di una propria audace consapevolezza.

Un altro personaggio chiave è sicuramente Will, il genero di Ty Ty, che rappresenta la classe operaia contrapposta a quella contadina; in Will la fabbrica non rappresenta una costrizione, ma una vocazione, per la quale è disposto a dare la vita. La contrapposizione fra i due mondi è insanabile e, trasferendosi all’interno della stessa famiglia, renderà la situazione particolarmente tesa.
Ma Will simboleggia anche la lotta degli operai contro i padroni di fabbriche per un salario dignitoso, con i conseguenti scioperi, chiusure delle fabbriche stesse e scontri anche violenti.

Tuttavia l'evoluzione economico-sociale di quegli anni non è il solo tema di questo romanzo. Ad esso si intreccia un altro tema, che si afferma piano piano fin quasi a scalzare il primo, ed è la bestialità dell'uomo contrapposta alla sua pretesa razionalità. Fin quando non si comprende questo, il ruolo delle donne in questo libro, il modo in cui vengono trattate, persino quando si difende la volontà di Darling Jill di darsi a chiunque, potrebbero offendere la nostra sensibilità. D'altra parte quando il romanzo uscì nel 1933, a causa degli argomenti espliciti e quasi scabrosi Erskine Caldwell fu arrestato e il libro censurato, fino alla successiva riabilitazione che lo ha fatto giungere fino a noi.
In ogni caso, pur senza scandalizzarmi, anch'io sono rimasta in uno stato di "sospensione" fino alla fine, quando gli eventi precipitano e io mi sono resa conto che tutti i passaggi precedenti non erano nè inutili né eccessivi, e che grazie ad essi l'insieme aveva acquistato un senso e un valore profondi.
La rivelazione di Ty Ty a fine libro, oserei chiamarla la sua "illuminazione", è qualcosa di talmente bello da chiedersi solo se è verosimile che un contadino come lui, non stupido ma certamente nemmeno un filosofo, possa giungere a una tale lucidità di pensiero e di espressione. È quello che mi sono chiesta io mentre leggevo, ma poi ho capito che questa lucidità assomiglia in modo sorpendente alla "sapienza di Dio rivelata ai semplici" ed è forse proprio il frutto della fede di Ty Ty, della sua semplicità d'animo.

Un libro molto bello che consiglio assolutamente.
 
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