Stâncăncap
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Questo libro è un insieme di sette racconti che descrivono la vita e le traversie di Tewje, ebreo russo, che incarna le caratteristiche e i luoghi comuni della comunità yiddish di inizio Novecento: la furbizia, l'attaccamento ai testi sacri e agli insegnamenti degli avi ebrei ormai però fusi con le culture circostanti e sempre piegati ai propri interessi, l'interesse per i soldi ecc. Il tutto è scritto in maniera molto scorrevole e spiritosa (anche se la traduzione è pessima!): ci si immedesima molto nel povero Tewje che deve fare i conti non solo con una società in generale ostile agli ebrei, ma anche con le sue sette figlie ed una moglie che ne sa una più del diavolo... poveraccio!