Bioy Casares, Adolfo - L'invenzione di Morel

Minerva6

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Questo è un breve romanzo fantascientifico del 1940, forse il più noto di Casares, con cui ha vinto anche un premio per la letteratura a Buenos Aires.
Da Ibs: fortemente ispirato all'"Isola del dottor Moreau" di H.G. Wells e ai racconti di E.A. Poe, questo romanzo visionario narra le avventure di un fuggiasco che, sbarcato su un'isola deserta per evitare la condanna all'ergastolo, scopre di non essere solo come credeva...
L'ho apprezzato molto meno dei due libri già letti dello stesso autore, forse perchè non l'ho capito del tutto. Magari avrei dovuto prestare più attenzione.
Mi aveva però incuriosita la trama che sembrava simile a Lost, una serie tv che mi era piaciuta molto. L'ho finito nei primi mesi dell'anno e ho trovato solo queste due frasi segnate:
Non aspettarsi nulla dalla vita, per non rischiarla; fingersi morto, per non morire. A un tratto tutto questo mi è sembrato un letargo spaventoso, terribilmente inquietante; voglio che finisca.
Il risultato è una stanchezza dolorosa, una tendenza a irritarmi e ad abbattermi davanti a qualsiasi difficoltà.
 
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