Cognetti, Paolo - La felicità del lupo

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Trama
Babette apre un ristorante su in montagna, lo chiude, se ne va su un’isola sconosciuta e poi torna in montagna.
Fausto cucina prima per Babette, divorzia da una giù in città, poi torna su a cucinare per i boscaioli e chiede informazioni per un prestito di 15.000€ da restituire in 5 anni.
Silvia fa la cameriera da Babette, poi scende non ricordo dove e infine torna su a lavare le latrine in un rifugio sul Monte Rosa, dove s’incontra con Fausto che per dormire nel letto a castello con lei, va su e giù come la funivia.
Dufour è una guida alpina che non esce mai dal rifugio sul Monte Rosa.
Un nepalese, che invece di fare l’istruttore di sci d’inverno e di tennis d’estate, fa la guida alpina sul Monte Rosa in primavera e sull’Everest d’autunno.
Infine Santorso, ex di Babette, beve, mangia, fuma, cade per un dirupo, si spacca le mani.

Considerazioni personali
Era il regalo di Natale di mia moglie a dei nostri amici che amano la montagna.
Poi siccome ho trascorso le ferie di Natale chiuso in casa per il covid, l’ho scartato e me lo sono letto io.
Se ne Le otto montagne il Cognetti era partito benissimo per poi rallentare il ritmo, ne La felicità del lupo è riuscito a essere molto più costante: è una di noia pazzesca dalla prima all’ultima pagina; peggio dell’elenco dei telefoni di Viterbo.
Tutti questi giorni chiuso in casa sono stati terribili.
Hai presente quando dici meno male che c’era un libro se no mi buttavo di sotto?
Ecco, in questo caso è stato l’opposto: disgrazia ha voluto che la maniglia della finestra fosse bloccata e ho dovuto leggerlo tutto.
Se mia moglie ha dimostrato la sua amicizia regalando questo libro ai nostri amici, io dimostrerò la mia evitandoglielo.
Poi per carità, i gusti sono gusti, ma io c’ho i miei; se voi invece c’avete i vostri, siete fortunati perché dopo gli elenchi dei telefoni, potete leggervi pure le pagine gialle. 😉
 
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