In una Milano torrida e deserta, Micol vede ogni giorno aggirarsi per i Navigli una donna "anziana, dai capelli bianchi e il sorriso un po' sgangherato", piccola - la giovane e il compagno l'hanno ribattezzata in segreto Signora Puffo - e vestita in modo antiquato. Incuriosita, fa in modo di rivolgerle la parola e tra le due nasce una simpatia che in breve si trasforma in un legame più profondo. Le due donne passano il tempo insieme a passeggiare e a chiacchierare; la giovane ascolta interessata le storie vissute dalla vecchina, la osserva svolgere lavori manuali femminili, escogita gite al mare che Maria alias "Patatina" (così lei la chiama) non ha mai visto. Ma un giorno Maria perde le chiavi di casa e Micol scopre il suo dramma. Il passaggio dalla prima parte del libro, che sembra semplicemente la storia tenera e lieve di un'amicizia un po' particolare, alla seconda in cui la commedia si trasforma nella tragedia di una donna anziana e sola, spiazza ed è toccante. Micol si fa carico dei problemi di Maria e riesce a trovare una soluzione al problema scoperto grazie alla propria affettuosa curiosità e al gesto di sbadataggine della vecchina, ma le cose non sono così facili...
Una storia vera narrata, anche nelle parti più tristi, con uno stile insolito, di un'ironia lieve e quasi infantile. E' la storia di un bel rapporto in cui entrambe danno e ricevono molto, e quella di un problema, di un disagio di cui si parla poco, frequente tra le persone anziane e sole, ma non solo. Un libro diverso, che si legge in poche ore e mi è piaciuto.
Una storia vera narrata, anche nelle parti più tristi, con uno stile insolito, di un'ironia lieve e quasi infantile. E' la storia di un bel rapporto in cui entrambe danno e ricevono molto, e quella di un problema, di un disagio di cui si parla poco, frequente tra le persone anziane e sole, ma non solo. Un libro diverso, che si legge in poche ore e mi è piaciuto.