Gregory, Philippa - La sesta moglie

qweedy

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"A trent'anni, Caterina Parr è una donna ancora giovane, eppure già vedova due volte, di due mariti sposati per ragioni molto pratiche e ben poco romantiche. Ora, finalmente, ha un amore segreto che la appaga profondamente, e non chiede di più. Ma quando un uomo abbastanza vecchio da essere suo padre, un uomo che ha già seppellito quattro mogli, le intima di sposarlo, lei non ha scelta. Perché Caterina non nutre alcun dubbio sul fatto che quell'uomo sia straordinariamente pericoloso: il suo nome è Enrico VIII, è il suo re e le ultime due regine non sono durate più di una manciata di mesi. Per fortuna, e grazie all'intelligenza e alla sensibilità di Caterina, Enrico adora la sua nuova sposa, tanto che la loro unione è benedetta da una sconfinata fiducia reciproca. Indipendente, avida di conoscenza e vivacissima, la nuova regina domina da subito la scena. Prima di tutto riunisce la famiglia reale sotto lo stesso tetto, riportando a casa i principi Elisabetta, Maria ed Edoardo e gettando le basi per il futuro. Poi fonda un circolo riformista proprio nel cuore della corte. Diventa addirittura reggente mentre Enrico è lontano, conquistando definitivamente il capriccioso marito. Però qualcuno comincia a pensare che tutto quel potere sia troppo per una donna del suo tempo. Qualcuno che insinua il dubbio sulla sua fede. Qualcuno che arriva ad accusarla di eresia. La pena è terribile, Caterina rischia di morire sul rogo. A meno che..."

Titolo originale "The Taming of the Queen".
E' un ritratto intimo e personale della vita di Caterina Parr (1512-1548), sesta e ultima moglie di Enrico VIII.
Nei romanzi storici di Philippa Gregory le donne sono protagoniste, e qui descrive magistralmente come sempre la vita di questa regina medioevale alla corte di Enrico, una regina coraggiosa, istruita, saggia, che sarà una figura di fondamentale importanza per la storia d'Inghilterra. Lei sarà infatti la prima donna a pubblicare con il proprio nome alcuni dei suoi lavori, tra cui un libro di preghiere e salmi, in lingua inglese. Grazie alla cultura che Caterina si è costruita da autodidatta, riesce a conquistare un posto in un mondo maschilista e poco abituato alla intraprendenza di una donna.
Donna di ampie vedute, Caterina saprà condurre il volere di Re Enrico verso una nuova e definitiva Riforma della Chiesa, riuscirà a tenergli testa sia come intelletto che come furbizia anche quando lui vorrà rinchiuderla nella Torre per eresia. Caterina appoggia la riforma protestante, collabora nel riportare l’intera bibbia in tutte le chiese nella lingua madre, e non in latino, in modo che il popolo possa capire da solo il significato senza l’interpretazione dei religiosi cattolici, abolendo l’assurdità delle cappellanie e le superstizioni delle indulgenze, tutti modi creati dall’uomo per fare soldi e allontanarsi da Dio.

Consigliato, mi è piaciuto molto!

“Perchè io ora so che siete un uxoricida, che siete spietato. Perchè vi gloriate tanto di voi che non potete immaginare che qualcuno abbia idee proprie, che sia se stesso e che sia interessato a qualcosa oltre a voi. Voi siete l’unico sole nei nostri cieli. Siete il naturale nemico di chiunque non sia voi. Nell’animo siete un assassino e tutto ciò che volete da una moglie è la sua sottomissione a voi o il suo assoggettamento alla morte che avete ordinato per lei. Non esiste altra scelta, voi sarete padrone, il suo totale padrone. A stento riuscite a tollerare qualcuno che non sia voi. I vostri amici devono essere vostri imitatori, l’unico sopravvissuto nella vostra corte è il giullare, che si dichiara stolto”

“Se vostro padre vi desse in sposa a un re, allora un giorno potreste diventare regina e forse dovrete governare. Dovesse succedere, spero che vi ricorderete di queste mie parole, la vittoria non sta nel portare una donna sul trono, la vittoria sta nel far sì che una donna pensi come un re, aspiri a più della propria grandezza, si umili per servire. Il punto non sta nel far arrivare una donna al potere, ma è far arrivare al potere una donna che riflette su ciò che fa e che le importa ciò che fa.”
 
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