Eccomi!
1: Per il libro che hai scelto per la sfida mondi, quale caratteristica del mondo ti ha intrigato tanto da spingerti a volerlo approfondire; e cosa ti è piaciuto di quel mondo a lettura conclusa e cosa non ti ha convinto (se esiste)?
Per dirla in modo brutale, ho beccato questo brevissimo libro non mio in casa e ho pensato che fosse adatto alla sfida. Però libri in casa ne ho tanti, perciò un motivo più serio per cui l'ho scelto doveva esserci, anche se non ne sono stata consapevole finché non ho letto questa domanda. In effetti sono attratta dalla letteratura orientale perché vi colgo quasi sempre un senso di ineluttabilità singolare, non nel senso di rassegnazione, ma di accettazione naturale, da parte dei personaggi, di tutto ciò che accade e di pacatezza nel gestire un dolore che può essere straziante ma non viene espresso. Probabilmente è un modo che loro hanno di affrontare la vita, molto diverso dal nostro. In Azami ho ritrovato tutto ciò, che comprende anche un certo candore e assenza di giudizio, ma non mi ha soddisfatto il modo di raccontarlo, non l'ho trovato abbastanza profondo.
2: Questa domanda invece l'estendo a tutti i libri: che premio assegneresti loro?
Non essendo un'esperta di premi (li seguo poco e dimentico chi vince cosa), assegno a ciascuno un premio inventato da me.
I pesci non chiudono gli occhi - Premio Lingua e stile
Crossroads - Premio Approfondimento psicologico
La costola di Adamo - Premio Ironia dolceamara
Azami - Premio Evanescente
L'ussaro blu - Premio Incomprensibilità
3: Tra i temi da te scelti c'è anche quello che riguarda i titoli: quanto contano questi per te nella scelta di una nuova lettura? Cosa deve contenere a tuo parere un titolo degno di questo nome?
I titoli mi condizionano sia in positivo sia, forse ancora di più, in negativo. Talvolta sbagliando. Ad esempio, se non mi fosse stata ripetutamente consigliata e, in parte, raccontata, non avrei mai guardato la serie TV Le regole del delitto perfetto, perché dal titolo mi sembrava una cretinata e invece non lo era affatto. Questo mi succede spesso in particolare con i titoli tradotti. Mi piacciono i titoli brevi e incisivi, ma anche quelli lunghi quando contengono una frase particolare come ad esempio "I pesci non chiudono gli occhi". Devono avere qualcosa che incuriosisce ma che allo stesso tempo sfugge, non devono essere troppo espliciti.