Muritiba, Aly - Para Minha Amada Morta (For my beloved, 2015)

MaxCogre

Well-known member
After his wife's death, Fernando becomes a quiet and introspective man who raises his son, Daniel by himself. Every night, while the boy is sleeping, Fernando "revives" his wife by touching her clothes and organizing her personal belongings. Paulo does not get along well with his mother-in-law, who judges him unprepared to raise the boy without help. Lonely, Paulo has to resist the advances of his sister-in-law, a recently divorced cougar in search of her lost femininity.—Aly Muritiba



Film brasiliano, in lingua originale non sottotitolato, reperibile su app HD movies 2022. Stranamente, la sinossi, scritta dallo stesso regista, non spiega la trama del film. Questo forse a dire che qualsiasi sinossi non può che essere spoileraggio. E quindi non leggete quello che segue! La ‘vera’ trama è che il protagonista cui è morta la moglie e che amava sinceramente, fa il fotografo della polizia di Rio de Janeiro: fotografa morti e sospettati in custodia cautelare. Naturalmente anche il suo hobby è fare foto e video, e la sera si intristisce a rivedere, col figlio o da solo, i filmati della giovane moglie morta, accarezzandone i vestiti e i gioielli. Una sera fortunatamente solo, si imbatte però nella sua rovina: un VHS ritrae la moglie che fa l’amore con un altro, e qui c’è l’unico dialogo in portoghese che sono stato in grado di carpire, più o meno fa: “ah, ah, ahhhhhh!!!!”. E naturalmente il nostro protagonista non resiste ad utilizzare le sue abilità professionali per rintracciare l’amante, che in effetti risulta schedato per piccoli reati negli archivi della polizia. Non vi dico cosa fa dopo perché sarebbe davvero troppo spoiler. A me il film è piaciuto per vari motivi: primo la bellezza particolare e intensa di questi specifici attori brasiliani (il protagonista mi ricorda un po’ chico buarque). Secondo mi ha ricordato che il nucleo di un film è nelle immagini (per quanto mi delizino i dialoghi ben scritti) e nei volti degli attori, e che si può fare un grande film anche con pochissime parole e addirittura bello anche se l’ascoltatore non le capisce proprio LoL. Terzo: il ritmo, lento ma interessante. E’ catalogato come film di azione/thriller ma fa ridere se pensiamo ai nostri tipici film di azione, un kill bill ad esempio. Ma lo stesso c’è una escalation forte, ma scandita in un un ritmo di bossa piuttosto che di marcia militare. In definitiva, non esiste un unico modo di narrare, non tutto è hollywood, non tutto è noir, ma accettando di doversi un minimo liberare della pigrizia e di alcuni sbarramenti solo immaginari (tipo capire cosa si dicono), la ricompensa può essere grande. 8/10 (mi sento pronto per i film polinesiani, ora…)
 
Ultima modifica:
Alto