Murakami, Haruki - Vento & Flipper

Roberto89

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Fonte: ibs

Un giorno, a ventinove anni, Murakami Haruki era allo stadio a guardare una partita di baseball quando, osservando la traiettoria della palla finire nel guantone di un giocatore, ha come un’illuminazione: lui, un giorno, diventerà uno scrittore. Tornato a casa, lo racconta lui stesso nell’introduzione inedita di questo volume, sul tavolo della cucina inizia a scrivere un romanzo e poi un altro ancora, nei ritagli di tempo mentre gestisce il suo jazz bar a Tōkyō (il famoso «Peter the cat»). I romanzi sono Ascolta la canzone del vento (uscito in Giappone nel 1979) e Flipper, 1973 (arrivato in libreria un anno dopo). Fino a oggi Murakami si era sempre rifiutato di farli uscire dal Giappone, tanto da costringere gli appassionati a versioni non autorizzate in inglese dalla circolazione semiclandestina. Eppure l’universo di Murakami è tutto già presente qui, concentrato in due storie delicate, misteriose, incredibilmente moderne (ai tempi, in patria, furono accolte come romanzi dirompenti, che rivoluzionavano la lingua e l’immaginario della narrativa tradizionale giapponese). Ascolta la canzone del vento è la storia di uno studente che ammazza il tempo al Jay’s Bar – un locale tenuto da un cinese di mezza età – in compagnia del Sorcio, un ragazzo ricco ma profondamente solo e disilluso. I pomeriggi e le serate passano cosí, bevendo e fumando troppo, ascoltando jazz, confidandosi col vecchio Jay, che fa quasi da fratello maggiore per questi giovani malinconici, già delusi dalla vita. Finché un giorno, nei bagni del locale, il narratore non incontra una ragazza misteriosa. La riporta a casa, scopre che lavora nel vicino negozio di dischi, inizia a frequentarla: ma quando, senza dare spiegazioni, la ragazza cambierà lavoro e sparirà dalla sua vita, il protagonista capirà che fino ad allora era stato lui a confessarsi, a parlare delle sue ferite, di una ex che si è suicidata, senza mai penetrare il mistero di quell’affascinante fanciulla. Flipper, 1973 si svolge qualche anno dopo: il narratore è lo stesso, non è piú uno studente ma lavora in una piccola agenzia di traduzioni e convive con due gemelle arrivate nella sua vita da chissà dove. Ha perso i contatti col Sorcio, che invece passa ancora le sue serate al Jay’s Bar. Insomma, tutto sembra scorrere pacificamente, almeno fino all’arrivo di un misterioso flipper e alla partenza del Sorcio…
 

Roberto89

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Si tratta dei primi due romanzi di Murakami, molto brevi e legati fra loro dagli stessi due protagonisti.
Quello di Ascolta la canzone del vento e Il flipper del 1973 è un Murakami ancora incerto, specie all'inizio del primo romanzo. Scrive, ma non sa di cosa scrivere. Entrambi i romanzi, ma soprattutto il primo, partono con un'esplorazione libera in cui lo scrittore si lascia andare e inizia a delineare una storia. Ci sono pensieri sparsi, continui salti da un tema all'altro, a volte si riallaccia a ricordi veri o immaginari che poco hanno a che vedere con la trama. Eppure, già da metà del primo romanzo, si sente che è proprio lui, ci sono i temi tipici di Murakami, anche se ancora incerti, come se non sapesse come esprimerli.
La trama è quasi inesistente. Se vogliamo sono una serie di piccole trame, o aneddoti, intorno ai due protagonisti, uno senza nome, l'altro chiamato da tutti "il Sorcio". Entrambi sentono il caratteristico vuoto interiore dei personaggi di Murakami, anche se qui è più difficile avvertirlo e separarlo dai fatti narrati.
Entrambi i libri ebbero successo in Giappone. Difficile apprezzare questo aspetto visto che non conosco la narrativa giapponese dell'epoca, per capire in cosa questa sia diversa e innovativa. Comunque è una lettura piacevole e scorrevole, e come ho detto si sente già lo stile che caratterizzerà i romanzi successivi.
I personaggi femminili sono presenti ma ruotano attorno ai due protagonisti invece di essere personaggi veri e propri. Come sempre ci sono un gran numero (in questi due romanzi forse sono davvero troppe) di canzoni nominate dall'autore, ma non ho avuto la pazienza di ascoltarle tutte e cercare magari l'eventuale connessione del testo con il personaggio del romanzo che la ascolta.

Voto: 3 stelle su 5 (è sempre Murakami, ma manca la magia dei suoi romanzi più maturi)
 
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