Ecco le mie domande per
@LettriceBlu
1) Cosa ti prendi come "SOUVENIR" per la vita da ogni libro della tua cinquina?
2) Associa ad ogni libro un mezzo di locomozione e spiega il perché dell’associazione
3) Ho notato che la tua cinquina in qualche modo è stata anche un viaggio nel tempo; da Climnestra a Tutti su questo treno sono sospetti, le storie che hai letto hanno l’aria di essere abbastanza calate nel periodo in cui si svolgono o almeno questa è stata la mia impressione leggendone le trame. Sulla base delle suggestioni, emozioni, sensazioni che ti hanno dato questi libri, qual è il periodo a cui ti piacerebbe tornare se esistesse una macchina del tempo?
Mamma mia, che domande complesse, complimenti!
1: Dunque, dal libro di Seicho sinceramente non prenderò nulla, neanche una nuova consapevolezza sui miei gusti perché ha solo confermato ciò che conoscevo già sulle mie preferenze. Da Carmilla ho imparato la lezione che se chiunque discuta di un libro consiglia di leggerlo prima di un altro è bene farlo, e volendo anche di avere meno paura di affrontare l'ignoto, perché poi magari si scopre che è più piacevole e meno spaventoso del previsto. Quando ripenso a Clitemnestra rifletto sul voler anch'io essere una donna forte quanto lei, ma non altrettanto brutale e mettendo comunque sempre gli altri al primo posto. Discorso che vale in generale per la Tuti, porterò la consapevolezza che ci sono troppe storie incredibili del passato dell'umanità ingiustamente sconosciute e che spero di avere la fortuna di scoprire e apprezzare, come in questo caso le prime donne chirurghe e i soldati ricamatori. Da Stevenson prendo il piacere di leggere, non voglio aggiungere altro.
2: Questa domanda mi sta mettendo in crisi da giorni, ho provato a fare delle associazioni ma non è venuto fuori granché, quindi ho deciso di associare in generale i libri ai tipi di viaggio. Il libro di Seicho è uno di quei viaggi in macchina per stradine di paesini, dove ogni tanto si cammina e arrivando ad un certo punto ci si accorge di non aver prestato la dovuta attenzione ed aver saltato la giusta via da imboccare; sono dovuta tornare indietro più volte perché in alcuni passaggi lo scrittore non spiegava tutto e io mi chiedevo se ero io a non star capendo nulla o cosa. Clitemnestra per me è stato un viaggio in aereo, inizialmente liscio ma con qualche turbolenza, che rappresenta il modo altalenante con cui ho condiviso le scelte e l'atteggiamento della protagonista. Carmilla è stato il raggiungimento di una meta conosciuta attraverso una strada più breve del solito; legandomi alla risposta precedente, per molti aspetti la struttura di base di Dracula, che ho letto qualche anno fa, è un ampliamento di questo racconto. Il libro della Tuti è stato quel viaggio immaginato pieno di impedimenti, che fila però più liscio del previsto e permette pure di godere di una piacevole vista dal finestrino (gli spunti di riflessione). Il libro di Stevenson è la vacanza che doveva essere molto tranquilla, la compagnia però è stranamente di buon umore e si finisce a divertirsi più del previsto.
3: In un certo senso è così, anche se in alcuni casi sono viaggi fra i ricordi o fra le storie che hanno fatto parte del mio passato. Sinceramente non sarei particolarmente attratta dalla possibilità di visitare i tempi e i luoghi delle mie letture, fra vampiri, guerre e ammazzatine varie non è che si vivrebbe proprio bene, diciamocelo.