Zalla, Christopher - Radical

MaxCogre

Well-known member
Un prof, con imprecisati problemi in altre scuole, sceglie di essere trasferito alla scuola più sfigata del messico, in una cittadina pulciosa ai confini col texas. Qui regna sovrana la corruzione, la povertà, e la rassegnazione, l’abbandono scolastico tra l’ultimo anno elementari e il primo delle medie è scandaloso. Ad attendere i ragazzini che lasciano ci sono gli obblighi con le famiglie naturali (aiutare il padre malato a lavorare in discarica, guardare la sorellina perché la madre, ancora incinta, dovrà tornare a lavorare) o con quelle malavitose, che sì, si prendereanno cura a modo loro di questi ragazzi.

Eppure, il candore dei ragazzi è lo stesso che in ogni altra parte del mondo, e, il professore lo sa, lo stesso è ‘il potenziale’. Ma per far deragliare il pesante treno dai binari che portano allo sfascio, ci sarà bisogno di un metodo radicale. Ce la farà questo piccolo e simpatico (ma affatto arrendevole) messicano, il prof. Sergio Juarez, a riscrivere il finale di una storia già consegnata, e a riscattare le menti e le vite dei suoi giovani allievi? E beh non ve lo dico, ma tenete conto che è basato su una storia vera, quindi fatevi due conti lol.

Come recensire questo film, oltre a dire che è recitato benissimo? Il prof. ci piace da subito con quella sua dolcezza ma cazzimma di voler fare l’impossibile, e i ragazzini pure sono stupendi, facciamo un tifo da stadio perché vada tutto come deve. Una cosa notevole è che per essere un film così toccante fa del tutto a meno della colonna sonora. E’ proprio una cronaca dei fatti, anzi: siamo lì, proprio in quelle classi, proprio alla discarica, proprio nella gang, e proprio in quella città dove non c’è niente di niente per gli adulti, figuriamoci per i ragazzini. E giustamente, non c’è neanche la musica. Ma una cosa c’è, una sola cosa, proprio lì dietro l’angolo, nessuno l’ha rubata (i computer invece sì dopo due mesi): la cultura. Un libro, una idea in testa, la possibilità di evadere, di crescere: è la cultura. E’ il tesoro nascosto proprio nel posto dove è visibile a tutti, e pertanto ignorato.

Il film fa riflettere (ed è l’ennesima testimonianza che nei posti dove va tutto in malora l’investimento più efficace se davvero si vuole cambiare qualcosa è l’educazione) come la cultura, oltre che essere – alla lunga, uno strumento di sopravvivenza materiale, è già da subito uno strumento per la sopravvivenza spirituale. I ragazzi si sentono di partecipare di idee potenti e entusiasmanti, non si sentono più soli in balia delle difficoltà, ma parte di un processo di bellezza e giustizia e grandezza che scelgono naturalmente, se solo viene loro mostrato.

Grande film, di nuovo 10/10.
ps lo trovate sulle app tipo movie hd, spagnolo sottotitolato inglese (tra tutte e due si mette insieme il quorum di comprensibilità lol)

 
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