Chase, Oscar G. - Gestire i conflitti (Diritto, cultura, rituali)

lettore marcovaldo

Well-known member
Scelta casuale di un libro che si è rivelato per certi versi sorprendente.
Si tratta di un saggio divulgativo su un tema particolare: le norme e i principi che regolano il diritto processuale. L'autore cerca di svelare come certe pratiche e norme siano sostanzialmente influenzate da aspetti culturali e sociali.
A fronte di un pretesa neutralità e astrattezza si deve riscontrare che in molte realtà le regole del processo nascono da ben precise motivazioni culturali non necessariamente legate al "diritto". Il processo non è un momento che si distingue dalla vita normale della società ma è il riflesso e la messa in pratica di aspettative e influenze che vengono dalla società stessa.

L'analisi si basa sul confronto delle regole del processo secondo le tradizioni in una tribù africana degli inizi del secolo XX (secondo rapporti di antropologi e autorità coloniali) e le regole processuali negli Stati Uniti D'America e di altri paesi occidentali.

Nella popolazione degli Azande al fine di determinare le ragioni di una contesa in casi dubbi (una accusa di furto, di adulterio o altro) si poteva ricorre alla consultazione di un oracolo. Ossia si invocava un determinato idolo ponendo delle domande per stabilire la verità. Domande ripetute più volte e di senso opposto per ottenere un responso univoco. La risposta arrivava in modo molto particolare: prima di porre la domanda si prendeva un pulcino a cui veniva somministrata una certa dose di veleno. Se il pulcino moriva nei tempi previsti o piuttosto sopravviveva si aveva la risposta affermativa o negativa in relazione ai quesiti posti di volta in volta.

Quella che a noi oggi appare un pratica superstiziosa e arbitraria si inseriva invece perfettamente nel contesto culturale degli Azande. Una popoiazione animista per la quale l'influenza degli spiriti nella vita quotidiana era un concetto universalmente accettato come qualcosa di assolutamente concreto e diretto.

Facendo un salto nel tempo, l'autore confronta pratiche che per contro si vogliono basate sull'esame obiettivo di norme e prove determinate scientificamente (in particolare prendendo in considerazione il sistema americano). Un contesto dove l'influenza cultura sembra limitata.
Eppure anche li ci sono situazioni che a ben riflettere hanno una loro base di arbitrarietà che viene accettata sulla base di un contesto culturale e di certe aspettative.

Gli esempi sono diversi e interessanti. Un esempio tra gli altri.

Le giurie popolari nel processo statunitense: un istituto di origine medioevale del diritto anglosassone che vede persone estranee ad un fatto chiamate (senza una competenza specifica) a giudicare di fatti a volte molto tecnici. Per una serie di regole possono non conoscere fatti significativi che per vincoli predeterminati non vengono loro divulgati. Spesso, la loro decisione è fortemente influenzata dalla capacità oratoria degli avvocati dei contendenti o dalla cattiva o buona fama delle parti rappresentate.

Non è anche questo un procedimento piuttosto arbitrario? E cosa lo rende invece socialmente e culturalmente accettabile?

L'autore spiega quelle che sono le ragioni storiche, sociali ed economiche che danno una risposta a queste domande.

Non è un libro facilissimo da leggere pur avendo un approccio semplice e divulgativo come dicevo.
Voglio dire che non si presta a una lettura veloce. Aiuta in questo senso che non sia molto lungo.
Ad ogni modo l'ho trovato veramente interessante e a tratti "illuminante".

p.s. Su tutto una cosa rimane evidente: ossia quanto dura fosse la vita dei pulcini presso gli Azande ...
 
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lettore marcovaldo

Well-known member
Una faccina non basta, quando clicco "WOW" non so mai se esprime quel che volevo dire, in questo caso non è stupore ma un modo per dire: "Interessante!"
Ma ti dirò la "faccina" da wow, piuttosto nel senso di stupore, alla fine della lettura l'ho fatta io. Non dico che ho preso il libro per sbaglio ... ma quasi. Era in un mucchio di libri a metà prezzo. Ero abbastanza incerto dopo le prime pagine ma sono andato avanti e si è rivelato un libro veramente molto interessante.
 
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