82° Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

alessandra

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Seconda opera...
Nike-di-Samotracia-Mus%C3%A9e-du-Louvre-Arte-Svelata.jpg
 

Minerva6

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Vediamo se indovino... È la Nike di Samotracia (o qualcosa di simile)?
Se ricordo bene ha a che fare con la vittoria nello sport, perciò forse le scarpe da ginnastica si chiamano così (anche se la pronuncia è diversa) 🙄.
Però non ricordo dove si trova e che fine abbia fatto la testa.
Chi mi dice di più?
 

qweedy

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Vediamo se indovino... È la Nike di Samotracia (o qualcosa di simile)?
Se ricordo bene ha a che fare con la vittoria nello sport, perciò forse le scarpe da ginnastica si chiamano così (anche se la pronuncia è diversa) 🙄.
Però non ricordo dove si trova e che fine abbia fatto la testa.
Chi mi dice di più?

Sia la testa di Mussolini, sia la Nike di Samotracia, trasmettono un'idea di movimento e dinamismo!

Condivido ciò che ho trovato in internet:

"L'opera originale è stata scolpita nel marmo di Rodi dallo scultore Pitocrito, della Scuola di Rodi, nel 190 avanti Cristo per commemorare le vittorie riportate dalla flotta di Rodi su Antioco terzo, Re della Siria. Alta 245 cm, è conservata al Museo del Louvre.

Raffigura Nike, la giovane dea alata figlia del titano Pallante e della ninfa Stige, venerata dai Greci come personificazione della vittoria nello sport e nella guerra. La statua era un'offerta per gli dei greci in cambio di protezione in mare. Infatti la traduzione del nome in italiano è Vittoria. La statua di Samotracia è raffigurata come la polena di una nave da guerra. Un vento impetuoso investe la figura protesa in avanti, muovendo il panneggio che aderisce strettamente al corpo, e crea un gioco chiaroscurale di pieghette dall'altissimo valore virtuosistico, in grado di valorizzare il risalto dello slancio.

L'immagine della Nike di Samotracia ha conosciuto una vastissima popolarità, specialmente al principio del XX secolo, quando fu adottata da Filippo Tommaso Marinetti per glorificare il dinamismo della vita moderna.

La statua, oggi priva di testa e di braccia, fu ritrovata nel 1863 dall'archeologo francese Charles Champoiseau. Era un tempo collocata nel santuario dei Cabiri (enigmatiche divinità dell'Oltretomba) sull'Isola di Samotracia, alla sommità di un paesaggio di pietra ed entro il bacino di una fontana sacra.

Per via della grande notorietà raggiunta, la statua è stata soggetta a numerose riproduzioni."

Questa è la Vittoria Alata, in bronzo (I secolo d.C.), simbolo di Brescia:

Vittoria-Alata_Rapuzzi-5-835x1080.jpg
 

alessandra

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Ciò che mi affascina di quest'opera è proprio l'incompletezza, il contrasto tra la perfezione della figura, dei dettagli, del vestito sollevato dal vento e la mancanza di un volto. Forse l'assenza della testa permette di concentrarsi maggiormente su ciò che rimane e di coglierne meglio il fascino.
 

lettore marcovaldo

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In realtà di queste due statue mi piace (in particolare) quello che non ho mostrato.
Sono all'interno di un palazzo in pieno centro storico, rispettivamente una statua di Ercole e una della Madonna. La prima di metà 1600 e la seconda dei primi del 1700.

Un contrasto di sacro e profano per certi versi. Quello che non si vede è che sono circondati di capi di abbigliamento.

Gli ambienti dove si trovano ospitano infatti il negozio di una nota catena di abbigliamento.
La statua di Ercole in quello che era il piano terra/atrio loggiato (area intimo e maglieria femminile).
La statua della Madonna al primo piano (area intimo e maglieria maschile - ho preso dei calzini e una felpa quest'inverno 😁). La statua è collocata in una nicchia nel muro sopra un piccolo altare. È stata scoperta per caso pochi anni fa durante dei lavori, nascosta da un muro sottile (mi pare) di mattoni.

Sacro e profano.

Ecco una foto con il contesto.
Genova-Statua_di_Ercole-Palazzo_del_Melograno-2.jpg
 
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alessandra

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Curioso e interessante questo miscuglio...strano che la statua della Madonna sia stata scoperta così tardi.
 

lettore marcovaldo

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Prossima scultura...

20240711-100512-HDR.jpg
Bella l'idea di questo monumento a Troisi.
Cercando qualche informazione in più ho visto che la costruzione alle spalle della statua è una sorta di ricostruzione del palazzo dove era nato, demolito negli anni 70.
Ben a fuoco la statua, forse non si riesce ad apprezzare tanto lo sfondo (che è decorato con un murales che ritrae l'attore).
Ottima proposta Shoshin!
 

alessandra

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Bella iniziativa a San Giorgio a Cremano, che penso sia il suo paese di origine, ho letto che il paese si sta trasformando in una sorta di museo a cielo aperto con tre murales e "panchine itineranti" che tramite vignette ripercorrono i momenti principali della carriera di Troisi.
 
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