Coben, Harlan - Ovunque tu sia

Roberto89

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Nella fatidica notte che spezza la sua vita perfetta, David si sveglia e si trova immerso in una scena sconcertante: suo figlio Matthew è stato assassinato. Fin dalle prime ore la polizia e la sua stessa famiglia sospettano che il responsabile del brutale omicidio sia proprio lui. Ma non è così che è andata. David però non può provarlo. Distrutto dal dolore e tormentato dal senso di colpa, si lascia andare al suo destino: assiste impotente allo sgretolarsi della propria linea difensiva e al naufragio del proprio matrimonio finendo per accettare la condanna all'ergastolo. Dopo cinque anni passati in totale isolamento, David riceve la visita della cognata, che gli mostra una foto recente scattata in un parco. Sullo sfondo, appena visibile, c'è un bambino. E quel bambino è Matthew. David è sconvolto: possibile che suo figlio sia ancora vivo? Eppure ne è sicuro: quel ragazzino nella foto non è un sosia. Glielo dice il cuore. E il cuore pretende una risposta, subito. Per trovarla, David ha una sola possibilità: un rischiosissimo e folle piano di fuga. Inizia così una corsa contro il tempo e contro tutti per scoprire cosa è davvero successo quella maledetta notte. Fino a quando David riuscirà a depistare gli agenti dell'FBI che lo braccano? Fin dove potrà spingersi? Chi riuscirà a fermare un padre disposto a tutto pur di scoprire la verità su un figlio che credeva perso per sempre?
 

Roberto89

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2,5 ⭐ su 5
Anche se il libro è molto scorrevole e coinvolgente, ho notato alcuni difetti. Primo fra tutti la trama, non sempre convincente. Ci sono parti in cui la storia diventa molto poco credibile, i personaggi vanno da a a b con deduzioni logiche che capiscono solo loro, si convincono di cose contro ogni logica, e in un paio di occasioni c'è un netto contrasto fra le azioni di un personaggio e ciò che dice/pensa. Insomma, ci voleva un po' di attenzione in più per rendere questi passaggi più chiari. Se vuoi un personaggio convinto di qualcosa, mostra perché lo è, altrimenti rendi evidenti i suoi dubbi, anche se poi fai in modo che vada nella direzione in cui, come autore, vuoi che vada.
Il libro è costruito su diversi punti di vista, il protagonista in prima persona al presente, gli altri in terza persona al passato, tranne uno dei personaggi per cui c'è almeno un punto in cui la narrazione passa da presente a passato nella stessa sezione. Forse l'autore si è confuso, perché per il resto del libro il presente viene usato solo per il protagonista. Tutto questo crea un po' di confusione e interrompe la sospensione dell'incredulità.
Un altro difetto del libro è che l'autore introduce nuovi personaggi, anche a storia ormai inoltrata, con tanto di dettagli inutili. È normale allungare la storia ma va bene se i dettagli e le digressioni ruotano attorno a personaggi di cui ci importa, ovvero il protagonista, l'antagonista e i loro co. Se ci si sofferma su personaggi secondari introdotti a metà storia il lettore si sente preso in giro, perché dovrebbe importargli? L'unico dubbio era che queste informazioni si rivelassero utili nel finale, ma così non è stato.
Nonostante questi difetti è un thriller molto scorrevole e coinvolgente, e non mancano un paio di punti in cui l'autore mette in gioco temi interessanti, anche se un po' scontati. Il finale è un po' frettoloso.
 
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