Bussola, Matteo - La neve in fondo al mare

qweedy

Well-known member
– Scoprire la profondità della tristezza di un figlio, a neanche sedici anni, è come trovare qualcosa in un posto in cui non te lo saresti mai aspettato. In cui proprio non dovrebbe esserci.
– Che vuoi dire?
– Tipo, non so. Come trovare la neve in fondo al mare.


"Matteo Bussola racconta un nodo del nostro tempo: la fragilità adolescenziale. Scrive una storia toccante, piena di grazia, sul tradimento che implica diventare sé stessi. E ci mostra, con onestà e delicatezza, quel che si prova davanti al dolore di un figlio, ma anche la luce dell’essere genitori, che pure nel buio continua a brillare. Perché è difficile accogliere la verità di chi amiamo, soprattutto se lo abbiamo messo al mondo. Ma l’amore porta sempre con sé una rinascita. Un padre e un figlio, dentro una stanza. L’uno di fronte all’altro, come mai sono stati. Ciascuno lo specchio dell’altro. Loro due, insieme, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Ci sono altri genitori, in quel reparto, altri figli. Adolescenti che rifiutano il cibo o che si fanno del male, che vivono l’estenuante fatica di crescere, dentro famiglie incapaci di dare un nome al loro tormento. E madri e padri spaesati, che condividono la stessa ferita, l’intollerabile sensazione di non essere più all’altezza del proprio compito. Con la voce calda, intima, di un padre smarrito, Matteo Bussola fotografa l’istante spaventoso in cui genitori e figli smettono di riconoscersi, e parlarsi diventa impossibile. Attraverso un pugno di personaggi strazianti e bellissimi, ci ricorda che ogni essere umano è un mistero, anche quando siamo noi ad averlo generato."

182 pagine, scorrevolissime, che si interrogano sul mistero dei figli in un reparto di neuropsichiatria infantile. Ciascuno di loro ha mamme e papà che non comprendono il motivo che spingerebbe, per esempio, Marika a tagliuzzarsi, Giacomo a buttarsi dalla finestra, Nicholas ad esser sempre arrabbiato col mondo.
I genitori, che mai si aspetterebbero di trovare la neve in fondo al mare, allo stesso modo faticano ad accettare che il figlio sedicenne sia pieno di dolore.

Consigliato, soprattutto a chi è genitore.

“Neuropsichiatria infantile” sembra un ossimoro. Nella testa di un genitore, sono due termini che mai dovrebbero essere accostati.”

Adolescente e adulto sono due facce della stessa moneta. Hanno addirittura la medesima radice. Però adulto è un participio passato. Mentre adolescente è un participio presente. Capisce cosa voglio dire?
 
Alto