Nella postfazione Murakami cita Borges quando dice che un autore ha solo un certo numero di opere originali da scrivere, il resto è un rimescolamento degli stessi temi,delle stesse idee...ecco avevo pensato la stessa cosa leggendo questo libro, così come per i suoi ultimi 2-3 romanzi.
Tra narrazione onirica, fiaba e realtà mescolate non mi pare che questo libro aggiunga qualcosa alla sua opera, ma si sa un scrittore scrive..
Per me siamo lontani dalla bellezza delle sue opere principali.
La trama riguarda inizialmente l'amore tra due adolescenti. Durante le interminabili chiacchierate, lei comincia a raccontargli di una città circondata da mura altissime, con un orologio senza lancette , unicorni, invisibili uccelli notturni. In realtà la vera lei è lì che vive, gli confida. Quella davanti a lui è soltanto un'immagine sbiadita, un'ombra, che ha preso il suo posto. E la storia si dipana, un po' faticosamente tra sogni, fantasmi che appaiono, vicende reali (forse).
Il libro è la rielaborazione di un racconto scritto 40 anni prima, un lavoro lungo che non mi però ha convinto.
Tra narrazione onirica, fiaba e realtà mescolate non mi pare che questo libro aggiunga qualcosa alla sua opera, ma si sa un scrittore scrive..
Per me siamo lontani dalla bellezza delle sue opere principali.
La trama riguarda inizialmente l'amore tra due adolescenti. Durante le interminabili chiacchierate, lei comincia a raccontargli di una città circondata da mura altissime, con un orologio senza lancette , unicorni, invisibili uccelli notturni. In realtà la vera lei è lì che vive, gli confida. Quella davanti a lui è soltanto un'immagine sbiadita, un'ombra, che ha preso il suo posto. E la storia si dipana, un po' faticosamente tra sogni, fantasmi che appaiono, vicende reali (forse).
Il libro è la rielaborazione di un racconto scritto 40 anni prima, un lavoro lungo che non mi però ha convinto.