Nell'ultimo anno della Seconda guerra mondiale, il 1944, un giovane soldato siciliano di nome Pietro porta il suo compagno ferito, Attilio, fino alla sua casa in montagna. Come nuovo arrivato in paese, Pietro è molto chiacchierato, ma resta in disparte. Ben presto Pietro e Lucia, figlia maggiore del severo maestro del villaggio, iniziano una relazione.
L'ho visto stasera, ero combattuta perché sapevo che c'erano i sottotitoli che io non amo (dialetto trentino del paese del titolo) ma poi, spinta dal consiglio di un'amica e dalla presenza del bravo Tommaso Ragno, mi sono decisa a vederlo. Alla fine non mi hanno dato fastidio anche perché molti dialoghi sono in italiano. Il film ha ricevuto vari premi e candidature. Merita di essere visto perché è uno spaccato familiare dell'epoca. Sono interessanti soprattutto le storie delle tre figlie, Lucia, Ada e Flavia, influenzate dal soldato e dal padre.
C'è anche recitata la poesia a me cara, Pianto antico, che contiene nel testo la parola vermigli riferita al melograno.
L'ho visto stasera, ero combattuta perché sapevo che c'erano i sottotitoli che io non amo (dialetto trentino del paese del titolo) ma poi, spinta dal consiglio di un'amica e dalla presenza del bravo Tommaso Ragno, mi sono decisa a vederlo. Alla fine non mi hanno dato fastidio anche perché molti dialoghi sono in italiano. Il film ha ricevuto vari premi e candidature. Merita di essere visto perché è uno spaccato familiare dell'epoca. Sono interessanti soprattutto le storie delle tre figlie, Lucia, Ada e Flavia, influenzate dal soldato e dal padre.
C'è anche recitata la poesia a me cara, Pianto antico, che contiene nel testo la parola vermigli riferita al melograno.