ryoko
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Il primo volume della raccolta di articoli scritti da Baricco su La Stampa e La Repubblica.
Phileas Taylor Barnum è stato il più grande impresario circense della seconda metà dell'Ottocento e il suo nome è diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. Per Baricco Barnum è un mondo che si squaderna come un Grande Show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione: il pianista Sviatoslav Richter che suona Bach come "un copista benedettino ipnotizzato dal carisma del testo sacro"; i tennisti Ivanisevic e Korda "perfetta imitazione di un videogame"; Pier Paolo Pasolini che "pensava volando"; il concerto di Jovanotti "un tunnel ritmico che scava sotto la terra delle settemila vite dei settemila presenti".
Il mondo appare popolato di personaggi che diventano tutti metafora di ciò che siamo, o non siamo, o vorremmo essere.
Anche in un libro che non è un romanzo, Baricco seduce con il suo stile e la sua ironia. Un libro da leggere, anche se non proprio attualissimo, solo per il gusto di assaporare le descrizioni che l'autore ci dà degli eventi e dei personaggi che hanno segnato o che continuano ad invadere il nostro quotidiano.
Phileas Taylor Barnum è stato il più grande impresario circense della seconda metà dell'Ottocento e il suo nome è diventato sinonimo di spettacolo, di immenso baraccone di portenti. Per Baricco Barnum è un mondo che si squaderna come un Grande Show, come una sequenza ininterrotta di spettacoli: spettacoli che son tali per definizione e spettacoli che son tali loro malgrado, gli uni e gli altri registrati con divertita passione: il pianista Sviatoslav Richter che suona Bach come "un copista benedettino ipnotizzato dal carisma del testo sacro"; i tennisti Ivanisevic e Korda "perfetta imitazione di un videogame"; Pier Paolo Pasolini che "pensava volando"; il concerto di Jovanotti "un tunnel ritmico che scava sotto la terra delle settemila vite dei settemila presenti".
Il mondo appare popolato di personaggi che diventano tutti metafora di ciò che siamo, o non siamo, o vorremmo essere.
Anche in un libro che non è un romanzo, Baricco seduce con il suo stile e la sua ironia. Un libro da leggere, anche se non proprio attualissimo, solo per il gusto di assaporare le descrizioni che l'autore ci dà degli eventi e dei personaggi che hanno segnato o che continuano ad invadere il nostro quotidiano.
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