Calocero,Giuseppe - Il dolce sapore del cielo

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Nei cuori e nelle menti di molti esseri umani alberga la speranza ed il sogno di una vita serena, tranquilla, felice e di una società che superi la necessità dei bisogni materiali e spirituali.
La speranza di una vita migliore in una dimensione sociale concretamente libera, eguale, fraterna ha storicamente scaldato tanti cuori ed appassionato tante menti.
“Il dolce sapore del cielo”, terzo romanzo di Giuseppe Calocero, dopo “ Gli occhi oltre il cielo” ed “Il caldo respiro della speranza”, ci porta nel “Mondo Nuovo”.
Il percorso sarà irto di ostacoli e di dure prove da superare, poiché il vecchio mondo non vuole cedere il suo dominio e lotterà con ogni mezzo per opporsi al nuovo corso storico.
Ma l’umanità, ormai libera da falsi tabù, false superstizioni e falsi luoghi comuni e consapevole che sotto l’egida del “Guadagno” non ci potrà mai essere vera libertà, vera uguaglianza, vera fratellanza non cadrà nelle trappole del “passato” ed abbraccerà in modo convinto il “Futuro”.
L’umanità vuole sognare e vuole godere la vita in tutto il suo splendore!
E il sogno passa per il superamento di vecchi schemi socio-econominici e l’affermazione di nuove frontiere che mettano al centro l’essere umano e la sua vita.
“Il dolce sapore del cielo” è il sapore meraviglioso e straordinario di una vita nuova in un mondo nuovo!
Ho sognato attraversando le pagine del romanzo ed è stato bello!
Ho scoperto che un nuovo mondo, dove le parole libertà, fratellanza, uguaglianza, amore, pace, giustizia siano radicate nella realtà quotidiana è possibile!
"Il dolce sapore del cielo" illumina i cuori e le menti e ci mostra la strada per una vita vera.
 
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elydark

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zaratia

Sideshow
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sì, l'ha scritto lui, è la terza-quarta volta che scrive nel forum...
 
Il dolce sapore del cielo

Il dolce sapore del cielo

Il superamento di ogni bisogno, la conquista del cielo, sogno di ogni epoca umana era realtà.
Coloro che avevano visto il passato ricordavano con terrore quell’epoca e la cancellavano subito dalla mente.Tanto era forte il crampo che prendeva lo stomaco!
I nati nella nuova epoca, quando leggevano certi libri o vedevano certi film erano restii a credere che il mondo avesse visto realtà di quel tipo.
Non osavano immaginare che esseri umani potessero utilizzare, come schiavi o finti liberi, altri esseri umani per avere dei miseri pezzi di carta o dei pezzi di materiale ferroso.
Non osavano immaginare che tanta gente non avesse un lavoro, una casa;
che tante persone non mangiassero abbastanza e altre morissero addirittura di fame ;
che i bambini morissero per mancanza di cibo.
Non osavano immaginare che esseri umani uccidessero altri esseri umani per motivi futili e banali; che ci fossero le guerre;
che si distruggessero con le bombe tesori millenari, testimoni della storia dell’umanità;
che un liquido brutto e nero fosse così importante.
Non osavano immaginare che donne e uomini vendessero il loro corpo e, a volte, anche la loro anima per apparire in televisione, sui giornali;
che le persone non esprimessero quello che sentivano nei cuori, ma solo quello che conveniva ai loro interessi;
che un organo, chiamato Stato, imponesse tasse e decidesse sulle scelte delle persone in tema di rapporti d’amore e di vita, decidesse il giusto e l’ingiusto;
che si nascondesse la conoscenza e si diffondesse l’ignoranza;
che un malato dovesse pagare per essere curato;
che la scuola non insegnasse sapere, ma ideologie;
che un laureato non trovasse occupazione;
che non si lavorasse o si lavorasse a segmenti;
che l’informazione fosse solo al servizio di chi godeva del guadagno e nascondesse la verità;
che chi produceva era povero e chi non produceva era ricco;
che si andasse in pensione, orma,i vecchi e , dopo una vita di lavoro, fosse dura tirare avanti;
che non tutti avessero una casa e che le case fossero diverse da persona a persona;
che chi praticasse lo sport non lo facesse per passione e piacere, ma per denaro;
che la donna non fosse ritenuta pari all’uomo e vivesse una condizione, spesso, negativa;
che si dovessero pagare i trasporti e che i mezzi fossero così carenti;
che gli anziani fossero abbandonati al loro destino, perché, ormai, improduttivi.
Non riuscivano ad immaginare che ci fossero le armi;
che ci fossero gli eserciti, la polizia, le guardie varie;
che ci fossero le banche, le assicurazioni.
Non riuscivano ad immaginare una politica, fatta non per le esigenze comuni, ma per gl’interessi di comitati d’affare e, anche, di bande di criminali.
Non riuscivano ad immaginare che la stragrande maggioranza della popolazione, che viveva in condizioni precarie, non si ribellasse e, anzi, prendesse a modello proprio coloro, che avevano interesse a tenerli in quella situazione di sottomissione.
I figli della nuova epoca non osavano credere, studiando la storia dell’umanità, che potessero essere esistiti periodi così bui e tristi per l’umanità! “

Da “Il dolce sapore del cielo”
di Giuseppe Calocero
 
Il dolce sapore del cielo

“Cerca sempre ciò che ami per non accontentarti di ciò che trovi.”

“L’essere umano, sin dall’inizio della sua evoluzione, ha dovuto lottare per combattere
la fame, la sete, la necessità di difendere il suo corpo dalla varietà delle stagioni, la necessità
di avere un tetto, dove ripararsi.
All’inizio della storia dell’umanità era presente tra gli individui comunione di obiettivi e
di interessi tale da costituire una comunità di persone unite.
Con la scoperta dei metalli e della loro lavorazione è iniziata un’era di divisione, in cui il più
forte prevaleva sul più debole.
In ogni epoca, poi succedutasi nella storia, la speranza di superare le necessità del bisogno e il desiderio di un mondo privo di necessità ha condotto
l’essere umano a immaginare mondi diversi, anche tramite la nascita delle religioni.
Il sogno di un mondo nuovo ha sempre albergato negli animi delle persone, soprattutto
quelle più umili e sensibili, anche se veniva sempre sopito dall’impossibilità
di dare atto alla sua realizzazione.
Ogni mutamento sociale nella storia è stato sempre rappresentato come miglioramento
della condizione umana e sebbene ciò in realtà non avvenisse,
la storia procedeva e proseguiva nel suo corso naturale.
L’abbattimento del feudalesimo ha sviluppato al massimo le forze della produzione e ha
raggiunto traguardi straordinari.
L’essere umano in questo processo impetuoso e meraviglioso ha pensato che fosse finalmente giunta la nuova frontiera nella quale godere dei beni della natura e dei suoi derivati.
Così non è stato!
Tante persone hanno continuato a soffrire il bisogno delle necessità, la maggior parte ha continuato a non soddisfarlo per nulla.
In numerosi casi la diversità di interessi ha condotto a scontri bellici e milioni di persone hanno
perduto la vita per una causa ingiusta e non sentita.
La nuova società, con il tempo, è divenuta un freno allo sviluppo delle forze della produzione, quando, in tantissimi casi, per l’ottica del mercato e del Guadagno, non ha, addirittura, distrutto gli
stessi prodotti.
Oggi quello che era nuovo è vecchio.
La storia implacabile è andata avanti e il vecchio mondo non è più in linea con essa.
La speranza di superare la necessità dei bisogni e il sogno di una società senza bisogni
non possono più identificarsi nella vecchia società, che è oramai un vestito molto
stretto per lo sviluppo raggiunto.
Occorre il nuovo!
C’è necessità di ricercare ulteriori nuove frontiere!
C’è bisogno di un Mondo Nuovo!
La nuova società deve garantire a ognuno un lavoro, una casa, una pensione, una sanità
per l’essere umano, una scuola dove far crescere la conoscenza, in cui ogni individuo,
dopo aver soddisfatto i suoi bisogni, abbia la possibilità di essere libero e non più schiavo dell’ignoranza, dei tabù, delle superstizioni e delle tradizioni.
La nuova società deve garantire tutti gli strumenti che siano utili per godere di una
vita serena e felice, in modo da consentire che ogni persona possa esprimere liberamente la sua personalità e i suoi desideri,
senza essere frenata da organi statali, che decidono per lei.”


Il dolce sapore del cielo
Giuseppe Calocero
 

Lentina

Mobile Member
Scusa ma questo non mi sembra proprio il posto giusto dove scrivere brani del libro. Come ti era stato spiegato in precendenza, c'è una sezione apposta per gli autori emergenti.
 
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