per quanto riguarda i russi devo dire che majakowsky e' lo scrittore piu' sopravvalutato del 900 russo.....non per colpa sua ma per motivi storici e politici.con l'avvento del potere sovietico ne han fatto una sorta di stakanov della cultura.io gli preferisco esenin e cosi' gran parte della critica internazionale.blok gli e' di poco antecedente ma e' di una qualita' nettamente superiore,un po' come paragonare pascoli con trilussa....ho conosciuto diverse ragazze russe,fra le quali una docente universitaria,e mi ha stupito il fatto che nessuno in russia conosce varlam shalamov che e' come dire che da noi i ragazzi non conoscono primo levi.
L'affermare che Majakovskij sia sopravvalutato perché sfruttato da biechi individui per scopi politici è quanto meno azzardato. Vladimir Vladimirovič è stato l'anima, il propulsore, la lira di quel bolscevismo che credeva davvero di forgiare una nuova umanità (Lenin, Lunačarskij, Sverdlov, la Kollontaj ecc...) ed è stato gettato via quando stava diventando scomodo, perché denunciava che, prima la NEP (vedi la poesia
Della canaglia) e poi lo stalinismo stavano uccidendo il sogno grandioso del socialismo. Dal punto di vista artistico ha lasciato un'impronta indelebile nello straordinario fervore creativo che investì la RSFR (non era ancora URSS). La sua influenza non si limitava alla poesia: fu disegnatore di pregio, scultore, coniatore di slogan (mitico quello del Mossel'prom: Nigde krome, kak v Mossel'prome),attore e tutta la generazione si ispirò ai suoi manifesti teorici.
Paragonare Esenin a Majakovskij mi provoca un certo disagio: Esenin era un chuligan, uno scavezzacollo, un bello e maledetto, che raggiunse il suo equilibrio attraverso l'immaginismo. È un dandy che ha "il cilindro per cappello, due diamanti per gemelli, un bastone di cristallo la gardena nell'occhiello, e sul candido gilet un papillon, un papillon di seta blu". Cosa c'entra la Rus' contadina di Esenin, con l'urlo dell'industria futurista? Quali premesse comuni hanno? Dimmi, perfavore, i titoli e i nomi di quei critici così non li compro e non li consulto.
Come si può paragonare un simbolista (Blok), con un futurista (Majakvoskij)? Penso proprio che non sia possibile. Sarebbe come dire: è più bravo Marinetti o Montale? Come si fa a giudicare? Blok era tutto preso dal suo misticismo, dall'eterna bellezza che salverà il mondo di dostojevskiana memoria, dalla Bellissima Dama e dalle sue arlecchinate. Ma per spazzare via qualsiasi dubbio, credo sia sufficiente questo esempio: Blok nel 1911 scrisse un articolo sul significato del poeta, nel quale sosteneva che il suo ruolo dovrebbe essere quello di riportare l'ordine nel creato attraverso il suo canto, e indica come esempio insuperato Puškin. Cosa c'entra con la visione majakovskiana della poesia che era quella di scandalizzare, sperimentare, rompere tutte le regole e buttare a mare la vecchia arte per crearne una nuova e proletaria? Su che basi si afferma che l'uno sarebbe migliore dell'altro? Sono profondamente diversi, trasmettono messaggi differenti, e vissero in epoche che, benché fossero cronologicamente vicine, sono completamente diverse dal punto di vista storico e politico (Blok, quando scoppiò la tempesta dell'Ottobre, era un uomo distrutto dall'alcool e dall'oppio e praticamente finito come poeta).
Per quanto rigurada Šalamov: non è considerato un letterato di livello (effettivamente è interessante per ciò che racconta, ma non si distingue per la lingua particolarmente bella o per intuizioni poetiche felici), e poi c'è un fattore ancora più importante: nessuno vuole essere sospettato di essere un sovversivo in Russia, e insegnare Šalamov può attirare un certo tipo di attenzioni e far finire in qualche lista che, al momento giusto, potrebbe essere riesumata. Poi del GULag in Russia non si parla, gli anno 40 sono gli anni della lotta eroica contro il nazismo, della Grande Guerra Patriottica, non c'è spazio per i campi.