informazioni sullo scrittore latino Fedro

Marco-8

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Potreste per favore darmi delle informazioni sullo scrittore latino Fedro e consigliarmi una raccolta delle sue opere?
Grazie
 

Handreaar

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Fedro (15 ca a.C. - 50 ca d.C.) poeta latino. Nato in Tracia o in Macedonia, forse preso prigioniero ancora ragazzo, fu a Roma come schiavo e poi liberto di Augusto. Lasciò traccia dolorosa nella sua vita la condanna subita in un processo intentatogli da Seiano, il potente collaboratore di Tiberio, rimasto offeso da allusioni che aveva colto, o creduto di cogliere, in alcune favole di F. Dopo la condanna, il poeta soffrì umiliazioni e, probabilmente, la povertà. I 5 libri di favole di F., in senari giambici, costituiscono la raccolta più antica di favole esopiche a noi giunta; pur dichiarando di attingere da Esopo, F. si rifà a una raccolta di favole di età ellenistica; nel primo libro segue abbastanza fedelmente questa fonte, nei libri seguenti l’arricchisce con favole o aneddoti di altra provenienza.
Non tutta l’opera ci è conservata: oltre alle 93 favole tramandate da codici medievali, ne furono scoperte 30 dall’umanista Niccolò Perotti (Appendix Perottina, pubblicata solo all’inizio dell’Ottocento); di altre resta la parafrasi in prosa, in particolare nella raccolta Romulus, popolarissima in tutto il medioevo. Poco felice nel descrivere o nel ricreare fantasticamente mosse o sentimenti di animali, F. rivive profondamente, anche a causa delle infelici esperienze personali, la morale pessimistica della tradizione esopica; ma sia nei dialoghi di animali, sia nei racconti con personaggi umani, egli rivela una vena non trascurabile di realismo comico.

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Fonte della voce: Enciclopedia della Letteratura Garzanti (III ed. - 1997)
Spero di esserti stato utile.:)
 

elesupertramp

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Questa è una delle favole più note di Fedro.

Il lupo e l'agnello

Allo stesso rivo erano giunti il lupo e l'agnello spinti dalla sete; in alto stava il lupo e molto più in basso l'agnello. Ed ecco che il predone, stimolato dalla sua gola maledetta, tirò fuori un pretesto per litigare. "Perché", disse, "mi hai intorbidato l'acqua proprio mentre bevevo?". E il batuffolo di lana, pieno di paura, risponde: "Scusa, lupo, come posso fare quello che recrimini? È da te che scorre giù l'acqua fino alle mie labbra". Respinto dalla forza della verità, il lupo esclama: "Sei mesi fa hai sparlato di me". L'agnello ribatte: "Io? Io non ero ancora nato". "Perdio", lui dice, "è stato tuo padre a sparlare di me". E così lo abbranca e lo sbrana, uccidendolo ingiustamente.
Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.
 
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