Riporto questo pezzo:
L'abitudine è la più infame delle malattie perchè ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perchè entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi si è adeguata, ogni gesto si è incondizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
L'abitudine uccide la creatività .
L'abitudine lavorativa è meno difficile della "varietà " ma ben più noiosa!
L'abitudine è la più infame delle malattie perchè ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L'abitudine è il più spietato dei veleni perchè entra in noi lentamente, silenziosamente, cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d'averla addosso ogni fibra di noi si è adeguata, ogni gesto si è incondizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.
L'abitudine uccide la creatività .
L'abitudine lavorativa è meno difficile della "varietà " ma ben più noiosa!